Un impegno costante a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata» chiedono i vescovi italiani nella 68ª «Giornata ringraziamento» di domenica 11 novembre 2018, che ha avuto per tema «Secondo la propria specie (Genesi 1,12): per la diversità, contro la disuguaglianza». Tre i punti di riferimento considerati dal Messaggio della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace: la Genesi, primo libro della Bibbia; il bellissimo «Cantico delle creature» composto intorno al 1226 da San Francesco d’Assisi in un italiano di otto secoli fa; «Laudato si’sulla cura della casa comune», finora l’unica enciclica di Papa Francesco (24 maggio 2015): «Quando la Scrittura parla del creato, lo fa sempre con ammirato stupore per la varietà delle creature. Fin dalla prima pagina la Bibbia sottolinea che Dio benedice la bontà di questa vita plurale e differenziata». Il riconoscimento della bellezza sottolinea la varietà della vita come «un dono prezioso, un valore intrinseco, che va tutelato».
I vescovi ricordano come la biodiversità non possa «essere sottomessa all’interesse prevalente di pochi, ma non può neanche essere limitata a un pacchetto di risorse a nostra disposizione, perché nella bontà di quella vita plurale che Dio stesso benedice c’è il codice, l’impronta della generatività del suo amore». La mancanza di biodiversità mette a rischio la sicurezza alimentare di tutti e in particolare dei poveri impegnati nella lotta alla fame. Da qui il richiamo alla necessità di un sistema economico capace di rinsaldare il legame con il territorio e a valorizzare il modello agricolo italiano in cui giocano un ruolo fondamentale l’associazionismo, la compartecipazione e la condivisione.
Osservano i pastori: «Un’economia civile che si oppone all’economia dello scarto è un’economia che sa difendere il lavoro riconoscendo a ogni individuo il proprio valore nel contributo personale che rende alla cura e allo sviluppo del creato non solo per ciò che produce ma per i servizi che mette a disposizione della collettività, per il cibo che offre e che riceve come dono». Si tratta di conciliare in armonia il pieno rispetto della persona umana con l’attenzione per il mondo naturale, avendo cura «della natura di ciascun essere e della sua mutua connessione in un sistema ordinato» ma non uniforme perché l’uniformità rende la natura fragile, rigida, poco adattativa e poco incline alla sopravvivenza», come afferma Bergoglio nella «Laudato si’».
È l’aspetto deteriore della globalizzazione quando «i processi di omologazione dei mercati agroalimentari mortificano quel contributo delle diversità culturali che, se ben indirizzato e nel rispetto dei diversi patrimoni, contribuisce a determinare una inclusione partecipata, sussidiaria e solidale dei popoli nell’unica famiglia umana». Con Francesco, i vescovi denunciano «il modello di industrializzazione imposto dal pensiero neoliberista e mercantilista, evidente nel sistema economico-finanziario globale». Invece nell’associazionismo e nella condivisione ci sono «gli agganci necessari per rendere salda e robusta la persona, la famiglia e la comunità.
Un sistema economico capace di rinsaldare il legame degli agricoltori con il territorio e di restituire fiducia al consumatore nella ricerca di maggiore sicurezza degli alimenti e nella domanda di conoscenza del cibo, della sua provenienza e delle sue tradizioni, è anche capace di vivere e contemplare la biodiversità come ricchezza naturale e genetica su cui investire al fi ne di garantire forme differenziate di accesso al mercato».
Il «Giorno del ringraziamento, Thanksgiving Day» è una festa di origine cristiana e di tradizione protestante, celebrata negli Stati Uniti dal 1777 e in Canada dal 1872 come gratitudine a Dio per il raccolto dell’anno. In Italia si celebra dal 1951- per iniziativa della Coldiretti, fondata dal novarese Paolo Bonomi il 31 ottobre 1944 – nella seconda domenica di novembre, tra le feste di San Martino di Tours (11 novembre), che quest’anno coincide con la domenica, e di Sant’Antonio Abate (17 gennaio).
Pier Giuseppe ACCORNERO
(testo tratto da «La Voce E il Tempo» dell’11 novembre 2018)
TESTO del Messaggio dei Vescovi per la 68ª Giornata del Ringraziamento 2018