Il convegno era anche riconosciuto come Giornata di Studio Interfacoltà rivolta agli studenti della FTIS (I e II ciclo) e dell’UPS (I e II ciclo). A esso erano invitati anche gli studenti degli altri cicli istituzionali di insegnamento teologico del Piemonte e degli ISSR regionali. Destinatari erano inoltre gli insegnanti, i sacerdoti, i religiosi, gli operatori pastorali, gli educatori, gli insegnanti di religione cattolica (ai quali su richiesta è stato rilasciato un attestato di frequenza) e quanti erano interessati al tema.
La partecipazione al Convegno era libera.
Il tema della libertà religiosa è negli ultimi anni tornato tragicamente d’attualità. I conflitti e le persecuzioni causati dall’identità religiosa insanguinano molti Paesi del mondo contemporaneo. Ma anche nell’Occidente, insieme secolarizzato e segnato da una crescente multiculturalità e multiforme appartenenza religiosa, emergono problemi e drammi che si credevano ormai superati. La rilevanza del tema è dunque indiscutibile e necessita di un approfondimento almeno a un duplice livello. Innanzitutto si tratta di scandagliare la questione al livello dell’umano comune: può essere la libertà religiosa un test significativo e forse decisivo per un autentico umanesimo, quale quello auspicato anche dal recente Convegno della Chiesa italiana a Firenze? In secondo luogo, nella prospettiva più esplicitamente cristiana, si tratta di riscoprire le radici della libertà religiosa nella stessa rivelazione evangelica e di ridirne l’assoluto valore teologico per la fede nel Dio di Gesù Cristo. A questi due livelli dell’interrogazione il convegno voleva tentare di dare risposta nel confronto, da una parte, con la dichiarazione del Concilio Vaticano II Dignitatis Humanae, straordinario e innovativo contributo magisteriale sul tema, e, dall’altra, con il pensiero di Jacques Maritain (del quale ricorre tra l’altro l’ottantesimo anniversario dalla pubblicazione di «Umanesimo Integrale»). Il convegno si proponeva però un ulteriore obiettivo altrettanto necessario: mettere in dialogo su questo tema le diverse tradizioni religiose per esplorarne possibili e auspicabili convergenze in vista di un contributo alla concordia e alla pace tra i popoli.
PROGRAMMA:
Sessione mattutina: «La Dignitatis Humanae e la libertà religiosa»
ore 9.30 Indirizzi di saluto
prof. don Roberto REPOLE Direttore Ciclo Istituzionale Sezione FTIS di Torino
prof. don Andrea BOZZOLO Direttore di Sezione UPS di Torino
prof. don Gennaro Giuseppe CURCIO Segretario Generale Istituto Internazionale Jacques Maritain
Presiede e introduce prof. don Pier Davide GUENZI Direttore Ciclo di Specializzazione Sezione FTIS di Torino
ore 10.00 «La libertà religiosa a partire dalla Dignitatis Humanae: una prospettiva teologica» prof. mons. Pierangelo SEQUERI, Preside Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale
ore 10.50 pausa
ore 11.00 «Il contributo di Jacques Maritain al dibattito sulla libertà e sull’umanesimo» prof. Vittorio POSSENTI, Università degli Studi di Venezia
ore 11.50 dibattito
ore 12.45 conclusione della sessione
Sessione pomeridiana: «La libertà religiosa e le religioni»
Ore 14.30-16.30: tavola rotonda su «La libertà religiosa nelle tradizioni religiose ebraica, islamica, induista, buddista», presiede e introduce prof. don Ermis SEGATTI, Sezione FTIS di Torino
«La libertà religiosa nell’ebraismo», dott. Vittorio ROBIATI BENDAUD, Fondazione Maimonide – Milano
«La libertà religiosa nell’Islam», prof. Mustafa Cenap AYDIN, Direttore Istituto Tevere, Centro Pro Dialogo Italia-Turchia
«La libertà religiosa nel buddismo» prof. Claudio TORRERO, Direttore Interdependence – Torino
«La libertà religiosa nell’induismo» prof. Stefano PIANO, Università di Torino
ore 16.30 conclusione dei lavori
Per info: istituzionale@teologiatorino.it, www.teologiatorino.it, tel. tel 011 4360249 – fax 011 4360370
In allegato la locandina del convegno.