Giubileo 2025: Torino ospiterà la III edizione del Festival della Missione

Dal 9 al 12 ottobre 2025. La presentazione martedì 19 novembre 2024 in Arcivescovado

Il Festival della Missione torna per la sua terza edizione, dopo le rassegne di Brescia 2017 e Milano 2022. Il terzo appuntamento è a Torino dal 9 al 12 ottobre 2025. Il tema scelto, “Il volto prossimo”, invita a riflettere sulla domanda fondamentale: “A chi mi faccio prossimo?”. L’intento è di comunicare la missione in un linguaggio che possa parlare a tutti, credenti e non, attraverso testimonianze e narrazioni provenienti da vari contesti.

All’incontro di presentazione con i giornalisti, martedì 19 novembre 2024, in Arcivescovado a Torino sono intervenuti:

  • Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e vescovo di Susa
  • Agostino Rigon, direttore generale del Festival della Missione
  • Lucia Capuzzi, giornalista del quotidiano «Avvenire»
  • suor Angela Msola Nemilaki, superiora generale della Congregazione suore missionarie di Nostra Signora d’Africa
  • padre Dario Bossi, missionario Comboniano in Brasile
  • Cristian Daniel Camargo, giovane artista argentino, missionario laico della Consolata e ideatore di “Murales por la paz”, progetto ispirato ai valori dell’enciclica Laudato sì.

(VIDEOPLAYER con la registrazione della conferenza stampa a fondo testo)

Tematica del Festival

Il tema “Il volto prossimo” si collega alla riflessione iniziata nel 2022 con “Vivere perdono” e si inserisce nel contesto del Giubileo del 2025 “Pellegrini di speranza”, promosso da Papa Francesco. La tematica richiama alcune parole e concetti chiave:

  • la parola “prossimo” (dal latino “prope”, vicino) non indica solo vicinanza fisica, ma anche una connessione profonda tra tutte le crature, che racchiudono un frammento del Creatore. Inoltre, la prossimità è intesa come l’azione di “farsi più vicini” anche a quanti sono lontani a livello geografico ed esistenziale.
  • il “volto” umano rappresenta il punto di incontro tra interiorità e mondo esterno. La parabola del Buon Samaritano è simbolo di questa missione: avvicinarsi agli altri con compassione, superando ogni barriera.

La scelta di Torino

La scelta di Torino come sede della terza edizione del Festival è il risultato di un processo di consultazione con diverse diocesi italiane ed è stata approvata dalla Conferenza Episcopale Piemonte-Valle d’Aosta (CEP). I promotori principali sono CIMI e Fondazione MISSIO Italia, con una direzione artistica e organizzativa rinnovata per garantire un’esperienza coinvolgente e significativa.

  • Direzione Generale: Agostino Rigon e Isabella Prati.
  • Direzione Artistica: Lucia Capuzzi (giornalista di Avvenire) e Alessandro Galassi (regista e documentarista).

Eventi speciali e iniziative

Il Festival della Missione 2025 non sarà solo un evento di quattro giorni, ma comprenderà anche un pre-Festival e un post-Festival, con attività rivolte a scuole, università, parrocchie e comunità locali. Tra queste iniziative spicca “Officine di Pace”, una serie di moduli elaborati in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis per un percorso condiviso di pace. I professori di religione che aderiranno all’iniziativa potranno proporre liberamente queste attività ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Il progetto, che partirà dalla Regione Piemonte, vedrà il diretto coinvolgimento degli studenti: i ragazzi saranno invitati a diventare protagonisti attraverso la realizzazione di contributi video per la promozione della pace, che verranno presentati nei workshop durante il Festival della Missione.

Il Festival vuole essere anche un’occassione per riportare le periferie al centro attraverso le voci di chi quotidianamente le vive ma anche con azioni concrete. In quest’ottica un’iniziativa speciale è dedicata a Brancaccio, uno dei quartieri più complessi di Palermo, in cui sarà realizzato un mural in memoria di don Pino Puglisi e fratel Biagio su un terreno confiscato alla mafia. A questo link https://youtu.be/7oDEH7gY-G4 è possibile ascoltare la testimonianza di don Maurizio Francoforte, parroco di San Gaetano.

L’arte è anche al centro del progetto “Murales por la paz”, i cui artisti saranno ospiti al Festival della Missione. Presentato durante la conferenza stampa dall’ideatore Cristian Daniel Camargo, “Murales por la paz” va nei luoghi di conflitto e più vulnerabili del Sud America, portando colore e speranza dove c’è dolore. L’idea è che l’arte possa essere uno strumento di incontro per promuovere la pace e la fraternità. A questo indirizzo è possibile vedere la realizzazione di alcuni murales del progetto: https://www.youtube.com/watch?v=PNE83XXaWa8

Identità visiva

Il logo del Festival, disegnato da Raffaele Quadri e aggiornato da Gabriel Arroyo, rappresenta cinque fili colorati, simbolo dei cinque continenti, che si intrecciano per formare un abbraccio avvolgente. Un’immagine che richiama la missione come cammino condiviso con gli emarginati.

 

 

 

Sito e social media ufficiali

Video della conferenza stampa di presentazione

Qui di seguito il videoplayer per vedere la registrazione della conferenza stampa del 19 novembre 2024 sul canale YouTube della diocesi:

Foto-gallery della conferenza stampa di presentazione

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