«Giuseppe di Nazareth: una paternità ritrovata», è il tema del Triduo in preparazione alla Solennità di san Giuseppe che la Piccola Casa della Divina Provvidenza celebra nell’Anno speciale che Papa Francesco ha dedicato allo sposo di Maria.
Martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 marzo 2021 nella chiesa Grande del Cottolengo di Torino (via Cottolengo 14) alle 17 don Cristian Besso, salesiano, preside dell’Università pontifica salesiana presso la Facoltà di Teologia – sezione di Torino, tiene una meditazione sul tema del Triduo, a cui alle 17.30 segue la preghiera dei Vespri.
Venerdì 19 marzo, nella Solennità di san Giuseppe, di cui il fondatore della Piccola Casa san Giuseppe Benedetto Cottolengo porta il nome, alle 7 si tiene la Celebrazione eucaristica e alle 17 la preghiera dei Vespri solenni, entrambe presiedute dal padre generale della Piccola Casa, don Carmine Arice.
L’accesso in chiesa, in ottemperanza alle norme anticontagio, sarà consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili. Tutte le celebrazioni saranno trasmesse in diretta streaming sul canale You Tube «Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo)»; i video con le registrazioni resteranno a disposizione sul sito www.cottolengo.org.
«San Giuseppe», sottolinea padre Arice, «è stato da sempre indicato come il modello a cui il padre generale deve guardare per compiere il suo servizio nella Piccola Casa. La santità di quest’uomo, che ha vissuto di Parola di Dio tutti gli attimi della sua vita e ha custodito la famiglia di Nazareth, per la Piccola Casa diventa allora modello che insegna a custodire il Gesù vivo presente nei poveri e nei malati».
Inoltre le suore del monastero cottolenghino «San Giuseppe » di Torino dal 19 marzo avvieranno «In preghiera con san Giuseppe»: ogni 19 del mese sarà pubblicato un video con una preghiera e una meditazione ispirate alla Lettera Apostolica «Patris Corde» di Papa Francesco per riflettere sulla figura dello sposo di Maria nell’anno a lui dedicato. I video saranno condivisi su You Tube e saranno disponibili sul sito www.cottolengo.org.
«Giuseppe è per noi, suore del monastero a lui dedicato», evidenziano le sorelle cottolenghine di vita contemplativa, «un modello di apertura incondizionata al progetto del Padre: come scrive il Papa nella ‘Patris Corde’, infatti, ‘la vita spirituale che Giuseppe ci mostra non è una via che spiega, ma una via che accoglie. Solo a partire da questa accoglienza, da questa riconciliazione, si può intuire una storia più grande, un significato più profondo’. Giuseppe è l’uomo attraverso cui Dio si prende cura degli inizi della storia della redenzione. Egli è il vero ‘miracolo’ con cui Dio salva il bambino e sua madre. Insieme a Giuseppe allora, in questo tempo di prova dominato in tutto il mondo dalla pandemia, vogliamo ripartire con rinnovato entusiasmo».
(Stefano DI LULLO da «La Voce E il Tempo» del 14 marzo 2021)