Il card. Zuppi e lo scrittore Carofiglio in dialogo sul linguaggio violento e sui suoi antidoti

Giovedì 31 ottobre 2024,alla Cavallerizza Reale di Torino nell'ambito del Festival dell'Accoglienza. Presente anche mons. Repole

Nell’ambito del Festival dell’Accoglienza 2024, giovedì 31 ottobre 2024, ore 18 – 20, nell’Aula Magna Cavallerizza Reale – Via Giuseppe Verdi, 9 – Torino, si è tenuto l’incontro: «Le parole sono pistole cariche? Dialogo sul linguaggio violento e sui suoi antidoti»

Anche chi si oppone apertamente alla guerra e alla violenza può rischiare di sottovalutare l’importanza delle parole. Le parole possono trasformarsi in strumenti per costruire ponti o, al contrario, in armi che feriscono più profondamente di una spada. E persino il silenzio può sembrare un segno di connivenza di fronte alla necessità di un impegno più deciso per la pace.

In un’era in cui il linguaggio aggressivo e violento impregna i social media, i talk show e, a volte, i nostri dialoghi quotidiani, diventa essenziale fermarsi e domandarsi: quali parole usare per promuovere attivamente la pace?

Ne hanno parlato Gianrico Carofiglio, scrittore, e il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Era presente anche mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, che ha porto ai relatori il saluto e il ringraziamento della comunità diocesana.

Moderava Lucia Capuzzi, giornalista di “Avvenire”.

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