Chi visita nei giorni della commemorazione dei defunti il Cimitero monumentale di Torino troverà la tomba dei sacerdoti, nella Quarta Ampliazione, non ancora completamente sistemata dopo le operazioni di esumazione avviate a maggio 2023 e ultimate solo alla fine dello scorso settembre.
Purtroppo i tempi di risistemazione, in parte tecnici e in parte legati all’operatività dei Servizi cimiteriali, si sono dilatati e, in particolare, non è stato possibile ultimare l’aiuola oggetto delle numerose esumazioni né completare il trasferimento e la tumulazione dei resti mortali dei sacerdoti. Quest’ultima operazione, seguita con attenzione dalla Cancelleria arcivescovile, sarà portata a termine intorno al 6-8 novembre 2023, allorché i resti dei sacerdoti già esumati e ricomposti in piccole cassette – fatta eccezione per quelli che i familiari hanno richiesto per una diversa sepoltura – saranno deposti a coppie nei loculi sotterranei; le lapidi sui loculi, recuperate dalle tombe in superficie o rinnovate per l’usura di quelle precedenti, riporteranno i rispettivi dati e le fotografie.
«A seguito di quest’ultimo intervento», scrive il vescovo ausiliare mons. Alessandro Giraudo su «La Voce E il Tempo» del 5 novembre 2023, «la tomba dei sacerdoti al Cimitero monumentale potrà accogliere i resti mortali di chi nei prossimi anni chiederà di essere sepolto in quel luogo, e continuerà a custodire la memoria grata per i tanti preti diocesani, e per alcuni diaconi, che hanno speso la vita a servizio della Chiesa torinese. Il loro ricordo, ancora più intenso nei giorni tradizionalmente riservati alla commemorazione dei defunti, non solo rimane legato al luogo della loro sepoltura, ma soprattutto è custodito dalla memoria delle persone che li hanno incontrati e delle comunità che ne testimoniano tuttora la generosità e dedizione. Tutti, anche in questo tempo di rinnovamento per la nostra Diocesi, possiamo continuare a sentirci vicini ai nostri sacerdoti e diaconi, accompagnando il ricordo di chi tra loro ci ha preceduto nel cammino della fede con la testimonianza di una fraternità che si manifesta nel prendersi cura gli uni degli altri».