Giovedì 23 marzo 2023 inizia il mese del Ramadan, mese particolarmente caro e benedetto per i musulmani.
Il Ramadan celebra la prima rivelazione del Corano a Maometto. Il digiuno durante questo mese è uno dei pilastri dell’islam, così come lo sono la testimonianza di fede, la preghiera, l’elemosina legale, il pellegrinaggio alla Mecca. In questo periodo i fedeli digiunano dall’alba al tramonto, non bevono e non fumano. È una delle pratiche più vissute dai musulmani, anche da coloro che sono poco praticanti, perché il Ramadan ha anche una forte dimensione sociale.
A spiegarlo a Vatican News è Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche d’Italia. «Il Ramadan ti educa alla pazienza, al sentirti più vicino ai poveri, ai bisognosi, perché quando hai fame ti accorgi di colui che è affamato, quando hai sete ti accorgi di colui che è assetato». Il Ramadan, dunque, diviene una «scuola intensiva per ciò che riguarda la solidarietà, l’altruismo, la vicinanza alle persone più bisognose».
Alle comunità islamiche gli auguri della Chiesa cattolica italiana e torinese: che sia un mese di spiritualità, fraternità e buone opere.
IN ALLEGATO il Messaggio per il mese di Ramadan e la festa di ‘Id al-Fitr a cura del Dicastero vaticano per il Dialogo Interreligioso