La Lettera pastorale dell’Arcivescovo intitolata «L’Amore più grande» è disponibile in versione cartacea dal 15 settembre 2014 presso la reception della Curia in via Val della Torre 3 a Torino (orario 9-13 e 14-16 dal lun. al ven., tel. 011.51.56.300).
Intanto, chi desiderasse utilizzare il testo in vista di eventuali incontri di programmazione pastorale, può:
– scaricare l’allegato qui al fondo;
Copie della Lettera sono state distribuite in omaggio con «La Voce del Popolo» di domenica 21 settembre 2014. Sul giornale del 14 settembre un ampio approfondimento con articoli dei direttori: Pier Luigi Dovis (Caritas diocesana), don Luca Ramello (Ufficio per la Pastorale dei Giovani e Ragazzi) e don Michele Roselli (Ufficio Catechistico).
Di seguito una SINTESI della Lettera a cura di Marco Bonatti:
«L’amore più grande» è ciò che tiene insieme la diocesi di Torino in questo anno pastorale appena cominciato. Il motto dell’ostensione 2015 è anche il titolo della Lettera pastorale che mons. Nosiglia firma e che viene diffusa con la data 8 settembre.
La Lettera è articolata in tre sezioni, dedicate rispettivamente all’iniziazione cristiana, alla pastorale dei giovani, all’«Agorà del sociale», perché questi sono i grandi temi del cammino diocesano 2014-2015. Il motto dell’ostensione è il «filo rosso» che guida; così come l’ostensione, dal 19 aprile al 24 giugno del prossimo anno, sarà il tempo culminante in cui far emergere non solo le celebrazioni liturgiche ma anche i «segni» di un impegno a servizio del prossimo.
L’amore più grande, infatti, è quello di Dio per noi: ed è quell’amore che scopriamo quando ci mettiamo a servizio dei fratelli.
«Desidero – scrive l’arcivescovo – che il contenuto del motto ‘l’Amore più grande’, illumini e sorregga tutto l’impegno pastorale, per cui la formazione dei sacerdoti e diaconi, delle religiose e religiosi e degli operatori, la catechesi di tutte le età, la pastorale giovanile e delle famiglie, degli adulti e anziani, le associazioni e i movimenti come le scuole cattoliche, la spiritualità liturgica e quella popolare, i vari servizi della carità e dell’impegno culturale e sociale. tutto abbia il suo cuore e il suo riferimento a questo tema, che renderà così unita la Diocesi sul piano dell’evangelizzazione, della preghiera e della testimonianza».
– Iniziazione cristiana –
È un cammino iniziato già negli anni scorsi: le parrocchie sono impegnate a costituire delle «équipe» che centrino la propria attenzione sulla preparazione delle famiglie ai sacramenti dell’iniziazione (Battesimo, Cresima, Eucaristia), con l’obiettivo esplicito di coinvolgere non solo i «ragazzi del catechismo», ma le loro famiglie, perché il percorso educativo alla fede non può essere una «lezione» ma è un’esperienza viva che riguarda tutta la famiglia, nonni compresi.
– I giovani –
Si conclude quest’anno il «Sinodo dei giovani», voluto da Nosiglia fin dal suo arrivo a Torino (novembre 2010). È stata un’esperienza che ha coinvolto migliaia di giovani di tutto il territorio diocesano, e che ora continuerà nella preparazione all’ostensione della Sindone e al centenario di don Bosco (queste sono le due «scadenze» che collegano il mondo giovani all’«amore più grande»). Il cammino del Sinodo è, in realtà, un «cammino di formazione e di educazione» verso l’età adulta, da affrontare con serietà e responsabilità.
– Agorà del sociale –
In questi anni la Chiesa di Torino, con il suo Vescovo, non si è mai tirata indietro di fronte alla grave crisi economica, e culturale, che attanaglia il nostro territorio. L’iniziativa dell’Agorà del sociale, su cui è incentrata la terza parte della Lettera, è in qualche modo la sintesi di questo percorso di impegno, compiuto insieme alle istituzioni pubbliche e alle «agenzie» del territorio (sistema scolastico, imprese e sindacato, sistema bancario, terzo settore). In questa parete della Lettera si raccolgono le idee forti emerse dal confronto di questi mesi. Il prossimo 27 settembre l’Agorà diventerà un momento pubblico in cui verranno presentate le conclusioni e le proposte operative per continuare il cammino.