Libertà religiosa: iniziative di valdesi, ebrei e cattolici per dire «No all’antisemitismo»

Per anniversario Statuto Albertino, appuntamento il 13 e 16 febbraio 2020. Manifestazione del Comune il 17

Diocesi Torino: manifestanti in piazza contro l'antisemitismo

Da alcuni anni, la Chiesa valdese e la Comunità ebraica di Torino ricordano la stagione dello Statuto albertino (le lettere patenti del 17 febbraio 1848 per i valdesi) e il regio decreto del 29 marzo stesso anno per gli ebrei, che concesse ai sudditi e alle suddite di religione valdese ed ebraica i diritti civili, pur senza prevedere nulla in ordine alla libertà religiosa. Questa consuetudine trae le sue radici dalla tradizione delle chiese valdesi che ogni anno ricordano con gioia e riconoscenza quell’evento e memori dell’importanza dei diritti civili, organizzano, nei giorni intorno al 17 febbraio (giorno della firma da parte dell’allora re Carlo Alberto di Savoia Carignano delle lettere patenti per i valdesi), una serie di eventi volti alla riflessione sulla libertà e sui diritti, soprattutto quelli negati.

Negli ultimi anni tali eventi sono stati organizzati e condotti dalle due comunità religiose e dal Centro Culturale Protestante di Torino. Per il 17 febbraio 2020 l’organizzazione è stata in condivisione anche con l’AEC (Amicizia ebraico-cristiana) di Torino, presente sul territorio cittadino da oltre 40 anni. La FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) ha proposto a tutte le chiese della Federazione di utilizzare la settimana della libertà (quella intorno al 17 febbraio) per riflettere sul, purtroppo sempre attuale, tema dell’antisemitismo. Lo scorso 20 gennaio anche l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, aveva fatto una dichiarazione pubblica in riferimento alle scritte antisemite apparse in alcuni punti della città, affermando che «questi gesti, per se stessi, sono il male».

Il programma per il 2020 (locandina in allegato) prevedeva una conferenza pubblica giovedì 13 febbraio 2020, alle ore 18, nella Casa valdese, in Corso Vittorio Emanuele II 23, sul tema «Antisemitismo e musica», con la partecipazione del prof. Enrico Fubini.

Nel pomeriggio di domenica 16 febbraio, alle 16, sempre nella Casa valdese, è stato organizzato il convegno: «No all’antisemitismo, un impegno senza fine», con la partecipazione di Betti Guetta (CDEC Milano Osservatorio Nazionale sull’Antisemitismo), Claudio Vercelli (esperto di Storia del Novecento e dei totalitarismi) e Maurizio Molinari (direttore de La Stampa). Modererà l’incontro Federico Vercellone, docente universitario e presidente del Centro Culturale Protestante torinese

Al termine del convegno, alle 18.30, è stato offerto alla cittadinanza uno spettacolo di e con Piero Nissim.

Sulla Mole Antonelliana è stato proiettato il messaggio: «No all’antisemitismo».

Lunedì 10 febbraio dalle 17.30 alle 19.30, presso il centro sociale della Comunità ebraica di Torino (piazzetta Primo Levi), l’Amicizia ebraico-cristiana di Torino ha proposto inoltre la conferenza «Sefarad: storia, cultura, religione» a cura di Anna Foa; la conferenza si inserisce in un ciclo storico che ha lo scopo di analizzare gli sviluppi dell’ebraismo e del cristianesimo ed il loro intrecciarsi con le culture e nei contesti nei quali vengono a collocarsi.

Ulteriori info: www.aectorino.org; https://torinoebraica.it, https://www.torinovaldese.org/

 

Infine, in relazione ai gravi episodi di antisemitismo che si sono verificati nei giorni scorsi a Torino suscitando indignazione tra i cittadini, il sindaco Chiara Appendino, il presidente del Consiglio comunale Francesco Sicari e la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale hanno indetto una manifestazione cittadina per il pomeriggio di lunedì 17 febbraio alle 18 nella piazza del Municipio. «Si intende stigmatizzare gli episodi avvenuti – hanno spiegato a Palazzo Civico – e ribadire i valori dell’antifascismo che sono nel cuore della comunità torinese». È stato invitato a partecipare il presidente della Comunità Ebraica Dario Disegni insieme a Marcello Segre e Maria Bigliani, destinatari delle intimidazioni antisemite. L’Anpi (Associazione nazionale partigiani) di Torino ha portato la testimonianza di un partigiano.

L’Amministrazione comunale ha invitato tutta la popolazione a intervenire per testimoniare il radicamento ai valori democratici. «Si tratta di una iniziativa istituzionale di testimonianza e di reazione civile contro la barbarie del razzismo e dell’antisemitismo, per riaffermare il forte impegno di questa Città contro ogni forma di prevaricazione e di violenza».

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