Oropa ha tante anime: il Santuario, con suo cuore, il Sacello della Madonna Nera, circondato dall’anfiteatro delle montagne che ne esaltano la maestosità. Oropa ha una storia, che è fatta di roccia, di valichi alpini collegano ancora oggi la Valle di Oropa alla Valle d’Aosta. Oggi si sale con la funivia, ma 100 anni fa non era così. Com’era la vita a Oropa un secolo fa, al principio della Grande Guerra? E cosa sono oggi le montagne di Oropa, che tra pochi giorni vivranno la storica processione di Fontainemore? Questi i temi dei prossimi weekend in Santuario.
SABATO 18 LUGLIO, ORE 15: C’era una volta a Oropa: visita guidata alla scoperta del santuario 100 anni fa, con
immagini dell’archivio storico.
Ritrovo ai cancelli del Santuario, alla casetta di legno Durante la Grande Guerra, come si svolgeva la vita ad Oropa? Si possono rivivere quell’epoca e quel mondo salendo al santuario della Madonna Nera sabato 18 luglio per una visita guidata che seguirà un percorso speciale, a ritroso nel tempo di un secolo, per tornare al 1915. Un modo diverso e nuovo per scoprire Oropa, per coglierne aspetti insoliti e sconosciuti perché cancellati o nascosti dai decenni trascorsi. Se ci sono elementi immutabili nella grande “casa” della Vergine Bruna, altri sono cambiati in cento anni. Ma i luoghi sono rimasti a testimoniare tracce di attività, di esperienze e di vite consumate in quei giorni lontani. E poi ci sono le immagini dell’Archivio Storico che possono restituire quella realtà fatta di uomini e donne, di Fede e di semplicità, di situazioni e di cose sospese tra antichità e modernità difficili da immaginare. Sono scomparse le carrozze e la tramvia con l’arrivo sotto il bar Deiro, sono scomparsi i coronari-orefici come Gentile Colombino e i fotografi ambulanti che stampavano cartoline postali, e i carabinieri con la loro stazione dove oggi c’è l’Ufficio Accoglienza. La Basilica Antica ha perduto l’Antisacello e molto altro, la Chiesa Nuova non è più un cantiere di colonne monche, il museo ha cambiato assetto e collocazione. Le stanze per i pellegrini erano ben più povere e la “Cucina popolare” non c’è più. Il burnel è cresciuto di qualche gradino e il mercato, con le sue bancarelle (che qui si chiamavano cabaretti), è sparito. Quando non c’erano i cellulari, il “telefono pubblico” era un servizio importante e allo spigolo della vecchia chiesa c’era un orologio Della Barile con una storia tutta sua.
Nel viaggio nel tempo si potranno ritrovare le splendide lenzuola lavate e stirate a mano dalle Figlie di Maria e i listini dei prezzi del bar Gurgo o dei ristoranti del piazzale, Croce Bianca e Croce Rossa. Nel 1915 non c’era ancora la funivia e per salire al lago si doveva camminare. Ma ne valeva la pena: sullo specchio d’acqua all’ombra del Mucrone si poteva anche navigare sulla “Margherita”, una barchetta da affittare ai turisti.
Un microcosmo come quello di Oropa ha ancora molto da offrire per chi è curioso e per chi apprezza, accanto agli itinerari più classici, anche letture “alternative” e più quotidiane. Come se, nel luglio del ’15, si fosse raggiunto il Prato delle Oche e si avesse davanti un giorno per visitare tutto quanto si estende e si innalza di fronte.
SABATO 18 LUGLIO, ORE 21: Solo… scolastiche: incontro con Roberto Munarin, fondatore del gruppo chiodatori “Aigat ad piumb” e del progetto “Oropa verticale”. Sala Frassati.
Sabato 18 luglio, alle ore 21, nella Sala Frassati del Santuario di Oropa, Roberto Munarin, fondatore del Gruppo chiodatori “Ai-Gat ad Piumb” e del progetto “Oropa Verticale”, racconterà la sua passione per la montagna e le sue imprese in solitaria nelle montagne della conca di Oropa in vent’anni di attività: arrampicata, alpinismo, sci, oltre 100 salite e discese in solitaria.
Roberto le definisce “Scolastiche”, perché dalla montagna c’è sempre da imparare: imparare a vivere la montagna in solitaria, senza mai sentirsi soli, approcciarla in punta di piedi, per coglierne le sfumature, imparare a tornare sui propri passi e ad accomiatarsi con rispetto. La montagna non come solo come “impresa da raccontare” ma maestra di vita, spunto di riflessione e spiritualità.
DOMENICA 19 LUGLIO, ORE 11 E ORE 15: Visita guidata al santuario, al museo dei tesori e agli appartamenti reali dei Savoia.
Ritrovo ai cancelli del Santuario, alla casetta di legno
VENERDI’ 24 E SABATO 25 LUGLIO: PROCESSIONE DI FONTAINEMORE
Venerdì 24 luglio, alle ore 23, a Fontainemore, inizierà la processione verso il Santuario di Oropa. Al suono delle campane della cappella dedicata a San Francesco di Sales, ogni 5 anni gli abitanti della Valle del Lys attraversano le montagne per giungere ad Oropa al cospetto della Madonna Nera, creando un momento di forte coesione tra le due vallate.
Quello di Fontainemore non è un pellegrinaggio qualunque, è un gesto che ha origine nella notte dei tempi, nel cuore degli uomini, che trova le sue radici in un sentimento antico. Storie di vita, di fatiche, di speranze, di fede, si intrecciano per un notte verso la stessa meta in una partecipazione corale. La processione non è un trekking notturno, è espressione di fede di un’intera comunità, che per tre giorni interrompe il ritmo della quotidianità, con modalità immutate da oltre 400 anni.
PROGRAMMA
Venerdì 24 luglio
ore 23.00: partenza dal Pillaz (Fontainemore)
Sabato 25 luglio
ore 12.30 (circa): arrivo al Santuario di Oropa; nel pomeriggio: confessioni; ore 17.00: S. Messa nella Basilica Nuova; ore 21.00: Fiaccolata
Domenica 26 agosto
ore 8.00 Messa nella Basilica Antica e immediata partenza per Fontainemore; ore 19.30 (circa): arrivo nella Chiesa parrocchiale di Fontainemore
Informazioni: info@santuariodioropa.it, linda.angeli@santuariodioropa.it, Tel. 015 25551200, 393 9116705, www.santuariodioropa.it