«Lumière!»: si intitolava così l’edizione 2018 della GMG dell’Arcidiocesi di Torino del 24 marzo 2018 e giocava intenzionalmente con il suo duplice significato evocativo. Essa guardava immediatamente ai celebri Fratelli Lumière inventori del primo cinematografo ma, più in profondità, al senso della luce che permette di vedere, nella prospettiva della prima Enciclica di Papa Francesco, Lumen fidei, «La luce della fede», scritta a «quattro mani» con papa Benedetto.
L’intuizione nasce dalla meditazione del messaggio del Papa per la GMG del 2018, ispirato alla figura di Maria, come il precedente del 2017 e quello del prossimo anno, che sarà dedicato alla GMG di Panama, prevista dal 22 al 27 gennaio 2019. La prossima Giornata Mondiale della Gioventù segna una nuova importante tappa nel cammino verso il Sinodo dei Vescovi sui Giovani, previsto per il prossimo mese di ottobre. Come tradizione, da 33 anni si celebra in tutto il mondo nella Domenica delle Palme a livello diocesano e, ogni 2-3 anni, in una dimensione mondiale, come quella prevista a Panama, dal 22 al 27 gennaio 2019. Secondo la nostra consuetudine diocesana era anticipata al sabato sera, vigilia della Domenica delle Palme, il 24 marzo 2018, in coincidenza con la Giornata di preghiera per i missionari martiri e con la forte caratterizzazione vocazionale richiesta dal prossimo Sinodo.
Al Museo Nazionale del Cinema di Torino, dentro la Mole Antonelliana, i giovani sono stati invitati a compiere un percorso di fede attraverso l’esperienza concreta della storia del cinema. È significativo che il nome del cinematografo dei fratelli Lumière sia stato Domitor, contrazione del latino dominator: secondo la concezione positivista del tempo, la nuova invenzione permetteva di guardare la vita quotidiana degli altri o di sé stessi e di «dominarla» e di «conservala» nel tempo, esercitando un potere di dominio sulle cose, perfino al di là della morte. Lo spettatore può vedere senza essere visto, come un «dominatore» della scena o della storia rappresentata.
Se è necessario «vedere» la grazia di Dio nella nostra vita è però questo l’unico modo di vedere la realtà? La seconda parte della serata del 24 marzo ha risposto a questa domanda, con la Veglia presieduta dal nostro Arcivescovo, Mons. Cesare Nosiglia, presso la vicina parrocchia di Santa Giulia, nella celebrazione congiunta della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni e di memoria per i missionari martiri (intervento dell’Arcivescovo in allegato). L’adorazione eucaristica e la celebrazione del sacramento della Riconciliazione sono state guidate proprio dal vedere della fede, secondo l’efficace espressione dell’Enciclica Lumen Fidei: «La luce della fede: con quest’espressione, la tradizione della Chiesa ha indicato il grande dono portato da Gesù, il quale, nel Vangelo di Giovanni, così si presenta: « Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre » (Gv 12,46). […]. Chi crede, vede; vede con una luce che illumina tutto il percorso della strada, perché viene a noi da Cristo risorto, stella mattutina che non tramonta» (n. 1).
Lumière non è così soltanto la visione della realtà del cinema o della cultura in cui viviamo, ma la luce della fede che permette di vedere di più, meglio e in profondità la realtà che ci circonda. Non è un caso che presso la Croce, Gesù chieda a sua Madre e al Discepolo Amato di compiere un esercizio del «vedere»: vedere, alla luce della fede, la gloria dell’amore.
PROGRAMMA
Teatro Santa Giulia – Piazza Santa Giulia, 2 bis
ore 16: proiezione del film «Tiro libero» di Simone Riccioni e incontro con l’autore e attore Simone Riccioni
ore 18: proiezione del film di animazione «YUBI. I custodi delle luci» del progetto educativo per l’Oratorio estivo 2018 di Oragiovane
ore 19.15: cena al sacco presso l’Oratorio Santa Giulia
Museo Nazionale del Cinema – Via Montebello, 20
ore 19.30: ritrovo davanti alla Mole Antonelliana, accredito e video catechesi di apertura
ore 20.00: percorso guidato sul cinema
Parrocchia Santa Giulia – Piazza Santa Giulia, 7
ore 23.00: Veglia «Non temere Maria», presieduta dall’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia – adorazione eucaristica e confessioni (testo in allegato)
In allegato lo speciale pubblicato su «La Voce E il Tempo» del 18 marzo 2018.