A sei mesi dal tragico agguato di cui è rimasto vittima il consigliere comunale Alberto Musy (21 marzo 2012), larcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia, dintesa con la famiglia Musy, ha celebrato una Santa Messa presso la chiesa di San Lorenzo sabato 22 settembre alle 18.30 (in allegato il testo integrale dell’omelia).
Il significato di questa celebrazione è stato indicato dallo stesso arcivescovo: «Vogliamo raccoglierci in preghiera per impetrare a Dio la guarigione di Alberto, per sostenere la sua famiglia in questo tempo faticoso e carico di preoccupazione per il proprio congiunto. Chiederemo anche al Signore che lautore di un così vile attentato si costituisca, come è giusto e doveroso per ogni uomo che ascolti la voce di Dio che parla alla sua coscienza, per ritrovare così la pace interiore di cui ha certamente bisogno.
Pregheremo anche affinché chiunque fosse a conoscenza di informazioni utili agli inquirenti abbia coraggio di farsi avanti e assumere le proprie responsabilità, a cui non può sfuggire, sia per senso civico che cristiano.
La preghiera ha anche il significato di un appello rivolto a tutta la città perché si scuota da quel torpore e indifferenza che dopo i primi giorni dellattentato ha caratterizzato la partecipazione di molti alle sofferenze di Alberto Musy e della sua famiglia. Una città giusta, solidale e pacifica quale vuole essere Torino non può restare muta ed estranea a questa vicenda, che rappresenta una ferita aperta non ancora rimarginata, di cui tutti dobbiamo sentire lobbligo di farci carico.
Maria Consolata aiuti, con la sua vicinanza di Madre, la moglie e i figli di Alberto e confermi in loro la forza della fede e della speranza e in tutti noi la volontà di reagire con la solidarietà e lamore alla violenza che uccide quella comunione che sta alla base di ogni convivenza civile».
Su YouTube è possibile vedere il servizio del TgR andato in onda la sera di sabato 22 settembre.