Lunedì 6 gennaio 2025 alle 18.30, nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, il vescovo ausiliare mons. Alessandro Giraudo ha presieduto la S. Messa per la solennità dell’Epifania (TESTO DELL’OMELIA) e, nell’occasione, ha benedetto le nuove campane.
La celebrazione è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook il Cortile di Valdocco e in tv su Rete 7 (canale 13 del digitale terrestre).
LE QUATTRO NUOVE CAMPANE
Di seguito un articolo a cura di Marco Di Gennaro del Gruppo CampaneTO.
«Volge al termine il bicentenario del sogno che don Bosco ebbe nel 1824 nel prato dei Becchi e inizia l’Anno Santo del 2025 in cui la basilica di Maria Ausiliatrice sarà chiesa giubilare. E in occasione di queste due ricorrenze, oltre al restauro dei due campanili, delle statue degli arcangeli Michele e Gabriele e della Madonna presenti sulle cupole, la congregazione salesiana ha deciso di valorizzare il concerto campanario portandolo da otto a dodici bronzi.
Le campane attuali risalgono al 1922 (cinque maggiori) e al 1988 (tre minori) e fino allo scorso giugno erano collocate nella torre destra. I quattro nuovi bronzi sono stati fusi dalla fonderia Allanconi di Bolzone di Ripalta cremasca l’11 dicembre 2024 e sono stati esposti in santuario per tutto il tempo di Natale. La scelta dei nomi, delle dediche e delle invocazioni rende onore ad alcuni grandi santi e beati della famiglia salesiana:
- la più grande, nota SI, è dedicata a San Giovanni Bosco nel bicentenario del sogno e riporta come invocazione la frase che Maria disse a Giovannino nel prato dei Becchi: «Io ti darò la maestra sotto alla cui disciplina puoi diventare sapiente»;
- la seconda, nota RE#, ai santi martiri Versiglia e Caravario e a sant’Artemide Zatti nell’anno santo 2025;
- la terza, nota MI, a Madre Mazzarello, confondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice
- la quarta, nota FA#, al beato Michele Rua, primo successore del santo dei giovani.
Le nuove campane saranno collocate nella torre campanaria a sinistra della cupola, attualmente vuota, insieme ai tre bronzi più piccoli del concerto originario. Così a poche settimane dal riconoscimento del suono dei sacri bronzi come patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO, la basilica di Maria Ausiliatrice potrà vantare un carillon di dodici campane in scala di DO# grazie a cui sarà possibile eseguire uno svariato repertorio di inni sacri e melodie della tradizione cattolica e salesiana in linea con i tempi forti e le principali solennità dell’anno liturgico.
Piena soddisfazione è stata espressa dal rettore della basilica don Michele Viviano che ha seguito fin dall’inizio le fasi dell’ampliamento del concerto campanario, affiancato dall’economato ispettoriale, dallo studio di architettura Fabrica.tre, dai membri dell’Associazione CampaneTO e dalla ditta Trebino di Genova che si occuperà dell’installazione. Intanto continua il crowdfunding dal titolo “Il sogno continua anche grazie al tuo aiuto” con cui fedeli e devoti possono contribuire ai lavori di restauro (Iban: IT78 J030 6909 6061 0000 0115 694 – causale: campanili restauro).
Dopo la solenne benedizione, nelle prossime settimane le campane saranno innalzate sul campanile pronte a far udire la loro voce argentina e solenne nel firmamento torinese in occasione della festa di don Bosco».