Ricorre tra il 16 e il 17 luglio2015 la festa per la fine del digiuno del Ramadan. Di seguito e in allegato il testo integrale, consegnato in copia originale ai Centri culturali islamici torinesi (con annessa moschea) a cura del Centro Peirone e dei parroci di rispettiva competenza territoriale.
Cari fedeli musulmani,
ricevete anche quest’anno i miei migliori auguri di una serena e gioiosa celebrazione di ‘Id al-Fitr a conclusione del mese del digiuno di Ramadan. Questo è il “mese benedetto” per voi del “ricordo di Dio” e dal “ritorno a Dio”, mediante le buone pratiche del digiuno, della preghiera, dell’elemosina e della disciplina interiore, che mette un freno all’ira, al giudizio e alle offese arrecate agli altri, mentre corrobora i valori dell’obbedienza, della pazienza, della tolleranza e della sincerità. Prego Dio che i frutti di queste buone opere possano arricchire sempre la vostra vita!
Tuttavia, anche quest’anno, purtroppo, la gioia della festa è velata dall’afflizione di molti credenti, cristiani e musulmani, che piangono la morte dei loro familiari e amici causata da persone e gruppi che con i loro discorsi e azioni di odio bestemmiano il nome del Dio Vero. Dio infatti è Pace e Misericordia!
Alcuni rappresentanti delle sale di preghiera torinesi hanno partecipato, il 21 giugno scorso, alla S. Messa celebrata a Torino da Papa Francesco e hanno potuto ascoltare le sue parole di pace per tutti gli uomini sia credenti sia della società civile. Papa Francesco ha proclamato recentemente, per tutti i cristiani cattolici, l’anno della misericordia di Dio. In ogni chiesa, in ogni sermone, in ogni raduno spirituale, i cristiani cattolici s’impegneranno a meditare e rivestire le parole di misericordia del Vangelo, pregheranno Dio per accogliere da Lui spiritualmente questo grande dono della misericordia e si sforzeranno di praticare le “opere di misericordia” verso tutti gli uomini, nella famiglia, nella comunità e nella società. Invito anche voi musulmani, credenti sinceri, a unirvi spiritualmente ai cristiani, per innalzare insieme, nel mondo, il nome del Dio Misericordioso, “al Rahman al Rahim”, al di sopra di ogni altro nome.
Impegniamoci insieme, cristiani e musulmani, soprattutto nell’educazione dei nostri figli, per sradicare dalle loro anime e dalle loro menti anche la più piccola traccia di odio. La violenza e il terrorismo infatti nascono prima nella mente e nello spirito delle persone deviate e successivamente sono tradotte in cattive azioni. Le nostre famiglie, le nostre scuole, le guide religiose, i discorsi religiosi, i mass media educhino i giovani alla pace, al carattere sacro e alla dignità di ogni uomo e donna, indipendentemente dalla sua etnia, religione e cultura. Tutti noi insegniamo ai nostri figli che nessuno di coloro che uccidono o fanno il male in nome di Dio sono dei veri credenti.
Prego Dio che, in questo giorno, faccia scendere su tutti voi, sulle vostre famiglie e sui bambini la Sua benedizione. A tutti voi, auguri di buon ‘Id al Fitr.
Arcivescovo Metropolita di Torino