Sabato 22 agosto 2020 l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, mons. Cesare Nosiglia, ha inviato una lettera a tutti i parroci e agli Istituti religiosi dell’arcidiocesi di Torino e della diocesi di Susa, affinché rendano disponibili aule e locali da utilizzare per le attività scolastiche. È stato aperto un «tavolo» di confronto fra la diocesi e le autorità scolastiche regionali per definire un protocollo d’intesa con le linee generali di accordo. Saranno poi le singole parrocchie e comunità a confrontarsi con i dirigenti scolastici e i Comuni interessati per verificare la necessità e la disponibilità di spazi per le attività didattiche. L’indicazione è di offrire i locali degli enti religiosi in comodato gratuito.
In allegato e qui di seguito il testo della lettera di mons. Nosiglia.
«Cari presbiteri, diaconi, religiose e religiosi e laici delle Diocesi di Torino e di Susa,
come sapete a metà settembre prossimo le scuole dovranno riaprire ottemperando a tutte le normative fissate nei decreti governativi per garantire la sicurezza di allievi, docente, personale amministrativo di fronte alla minaccia pandemica. Proprio per questi motivi si preannunciano alcune serie necessità, che riguardano sia il crescente numero delle aule scolastiche che dei docenti.
Le parrocchie della Diocesi di Torino e Susa hanno al loro attivo molteplici forme di collaborazione, sviluppatesi nel tempo con le autorità pubbliche e gli enti di istruzione come il protocollo “alternanza scuola lavoro” e di recente l’iniziativa “pane nostro”. Gran parte delle parrocchie e degli Istituti religiosi inoltre dispongono di locali non direttamente destinati alle celebrazioni liturgiche (attività pastorali, catechismi, oratori, incontri di giovani e adulti). Sono spazi che vengono usati, in genere, in giornate e fasce orari complementari rispetto al calendario e all’orario scolastico.
Per questo abbiamo, come Chiese di Torino e Susa, segnalato alle competenti autorità scolastiche regionali e alla Città di Torino la disponibilità ad avviare forme di collaborazione tra le scuole del territorio, i rispettivi Comuni e le parrocchie e Istituti religiosi. Sentiamo forte, come Chiesa, il dovere di cooperare ad ogni modo, con disponibilità concrete, alla ripresa delle attività scolastiche. Abbiamo promosso un tavolo di lavoro comune tra le due Diocesi e gli organismi scolastici responsabili, per verificare in concreto le necessità di aule e le possibilità di fornire risposte adeguate alle istanze poste dal territorio in modo che le attività didattiche possano svolgersi regolarmente.
La Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino sono state informate, anche se in questa fase non hanno competenze dirette in merito. Saranno infatti i singoli Comuni, e i dirigenti scolastici del territorio, a poter attivare con le parrocchie e gli Istituti religiosi quegli accordi che potranno essere utili.
Va precisato che ogni eventuale necessario intervento di adattamento funzionale agli ambienti proposti come ogni altra necessità (utenze ed eventuali danni perpetuati, compresa l’assoluta copertura assicurativa per ogni evenienza e imprevisto e le necessarie sanificazioni prima e dopo l’utilizzo dei locali) saranno a carico dei competenti organismi scolastici e istituzionali. Ciò che viene chiesto alle parrocchie e Istituti religiosi è un comodato gratuito dei locali. La Diocesi comunque si impegna a sostenere le parrocchie e Istituti che aderiranno all’iniziativa, con modalità da confermare caso per caso.
Cari amici, abbiamo vissuto insieme un periodo molto difficile che purtroppo non è ancora passato del tutto. Abbiamo però imparato tutti quanti a collaborare insieme per affrontare le situazioni con animo aperto e disponibile sia a favore dei ragazzi e giovani che ci stanno come Chiesa molto a cuore, sia per le loro famiglie e sia per i docenti e il personale scolastico e l’intera società del nostro Paese. Siamo certi che il Signore apprezzerà questo nostro ulteriore impegno perché Egli ama chi dona con gioia. Inoltre, se la scuola riparte bene e con l’apporto congiunto di tutti, potrà – ne siamo certi – ripartire anche il percorso della catechesi parrocchiale, dei suoi catechisti, degli Oratori e dei suoi animatori realizzando così quella alleanza educativa di cui abbiamo tante volte parlato e che ora potrà decollare con l’apporto congiunto delle famiglie, delle parrocchie, delle scuole, dei Comuni, delle associazioni e realtà, che operano con i ragazzi e giovani.
Mi auguro che l’adesione a questo impegnativo compito sia condivisa da tutti i soggetti coinvolti. Vi ringrazio della attenzione.
Vi benedico di cuore.
Torino e Susa, 22 agosto 2020.
+Cesare vescovo, padre e amico»