Venerdì 3 luglio 2020 alle 19 nella chiesa dei Santi Martiri a Torino, in via Garibaldi 25, mons. Nosiglia ha presieduto la veglia di preghiera «Morire di speranza» in suffragio dei profughi defunti.
Durante la preghiera sono stati letti i nomi di quanti hanno perso la vita nei viaggi verso l’Europa. Si potevano inviare i nomi da ricordare a: segreteria.torino@csepiemonte.org
La partecipazione a tutte le funzioni è avvenuta secondo le indicazioni riportate nel DPCM del 17 maggio 2020.
Evento a cura di: Comunità di Sant’Egidio, Associazione Centro Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, SIMN – Scalabrini Migration International Network, ACLI, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, ACSE.
Locandina in allegato.
Nei profughi e negli sfollati è presente Gesù, costretto, come ai tempi di Erode, a fuggire per salvarsi. È quanto ha scritto Papa Francesco in un tweet, dedicato alla Giornata mondiale del rifugiato indetta dall’Onu per il 20 giugno 2020. Nei loro volti, prosegue Francesco, siamo chiamati a riconoscere il volto di Cristo che ci interpella e allora, conclude, saremo noi a ringraziarlo per averlo potuto amare e servire.
Nel mondo, è la drammatica denuncia dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, oggi ci sono circa 80 milioni di persone in fuga dalle loro case e dai loro Paesi – l’1% della popolazione mondiale – molti di questi sono sfollati interni a cui Papa Francesco ha dedicato il messaggio per la 106ma Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che la Chiesa celebra il prossimo 27 settembre.