Pubblichiamo di seguito la dichiarazione di venerdì 25 settembre 2020 dell’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, mons. Cesare Nosiglia, in vista dell’incontro che si terrà in Regione il 28 settembre tra sindacati, azienda e istituzione riguardo alla crisi della Elcograf di Borgaro.
«Siamo tutti giustamente contenti per quanto ci è stato comunicato circa la “rinascita” degli stabilimenti di Mirafiori. Molti operai, dopo anni di cassa integrazione, tornano al lavoro. Questo fatto può diventare segnale di ripresa per l’intero territorio e per il sistema dell’automotive, che qui ha sempre costituito un’eccellenza. L’annunciata produzione di veicoli integrati alla sostenibilità diventa ulteriore motivo di speranza per una migliore qualità del lavoro e dell’ambiente.
Ma, a fronte di questo segnale importante, continuano a emergere situazioni dolorose di imprese che chiudono o diminuiscono drasticamente il loro personale, avendo come unica ragione il profitto, ma lasciando abbandonati a se stessi centinaia di lavoratori e le loro famiglie. È il caso della Elcograf di Borgaro, azienda rinomata nel suo ambito specifico, che sta vivendo ormai da tempo una situazione di difficoltà economica, sociale e lavorativa.
Dalla cronaca quotidiana situazioni come questa emergono poco alla volta e diventa difficile cogliere il quadro d’insieme che è, invece, drammatico. Perché la crisi a macchia di leopardo riguarda l’intera area metropolitana, con ricadute sull’intero sistema sociale e produttivo.
La Chiesa di Torino ora presta particolare attenzione alla vicenda umana dei lavoratori della Elcograf ed esprime vicinanza e solidarietà per la particolare situazione che stanno vivendo. Si augura e chiede che il prossimo incontro che si terrà in Regione tra sindacati, azienda e istituzione lunedì 28 settembre 2020 non si riduca a un confronto delle rispettive posizioni, ma diventi una vera presa in carico da parte di tutte le componenti coinvolte. La priorità rimane la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Il tempo di incertezza che stiamo vivendo non aiuta, anzi amplifica, i problemi occupazionali. Invito pertanto tutte le parti coinvolte (imprese, organizzazioni sindacali e istituzioni pubbliche) a trovare i modi e le forme più opportune per dare un orizzonte ai lavoratori di diverse aziende che vivono lo stesso dramma della Elcograf. In questo particolare momento serve uno sforzo innovativo e di progettazione per il futuro, al fine di non rincorrere più le emergenze e le crisi, ma anticiparle, prevenirle. Il lavoro è e rimane il principale fattore di sviluppo della persona e di una comunità solidale.
La Chiesa di Torino per questo rimane vicina e attenta alle sofferenze e ai problemi del mondo del lavoro mettendo in campo tutte le risorse possibili.
Mons. Cesare Nosiglia,
arcivescovo di Torino e vescovo di Susa».