ARCIDIOCESI DI TORINO
UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI
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Si allarga il Museo Diocesano di Torino.
Dal 2 Aprile nuovi spazi di Museo e nuove collezioni saranno a disposizione della Città. Le tre chiese di San Giovanni, San Salvatore e Santa Maria erano già nel cuore della Torino romana; su di esse, 500 anni fa, venne costruito il Duomo attuale.
Il nuovo ampliamento del Museo è stato realizzato con il sostegno economico di: Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, ARCUS S.P.A. e Arcidiocesi di Torino.
Dal 2008, nella Chiesa inferiore, grande quanto la stessa Cattedrale, queste chiese antiche tornano ad essere visibili, lungo il percorso del Museo Diocesano. Inaugurato l11 dicembre 2008 dallArcivescovo di Torino, il Cardinale Severino Poletto, il Museo ospita oltre cento opere darte. Lallestimento, curato dagli architetti Maurizio Momo e Chiara Momo con la consulenza dello storico dellarte don Natale Maffioli, consente di ammirare i resti delle antiche basiliche, inseriti in un percorso lungo il quale si raccolgono le principali testimonianze artistiche e religiose della Chiesa torinese realizzate lungo 15 secoli di storia: paramenti, quadri, statue, calici, ostensori, reliquiari.
Fin dallinizio del mio ministero episcopale a Torino manifestai il desiderio di dotare la Città e la Chiesa torinese del Museo Diocesano, sullesempio di numerose altre Diocesi italiane, ha sottolineato il Card. Poletto. Il Museo Diocesano non è solo un luogo di cultura e di arte, ma anche un prezioso strumento di evangelizzazione e di catechesi. Attesta, infatti, lopera di inculturazione della fede da parte della comunità cristiana e nello stesso tempo ne accresce il senso di appartenenza alla collettività. In questottica il Museo Diocesano diventa per la donna e luomo di oggi alla ricerca di prospettiva e di senso al proprio presente unagorà aperta alla riflessione, al confronto e allincontro.
Il visitatore è accolto dai Volontari che svolgono anche servizio di guida: appartenenti a diversi gruppi culturali ed ecclesiali hanno ricevuto una formazione specifica per illustrare, con discrezione, il significato e le caratteristiche degli oggetti esposti.
Con il nuovo allestimento la collezione è praticamente raddoppiata, aggiunge don Luigi Cervellin, Responsabile del Museo Diocesano di Torino. Provenienti da chiese parrocchiali, confraternite ed enti religiosi, le opere sono state distribuite in aree tematiche storico-liturgiche, che illustrano i momenti principali del Mistero cristiano. Collocato al centro del polo artistico di Torino, il Museo Diocesano intende svolgere un ruolo di dialogo con la cultura contemporanea.
Siamo orgogliosi di essere qui oggi a presentare, a pochi giorni dallinizio dellOstensione della Santa Sindone, la conclusione dei lavori di allestimento del Museo Diocesano di Torino – ha affermato Rosaria Cigliano, responsabile dellarea patrimonio artistico della Compagnia di San Paolo – La nostra fondazione ha sostenuto sin dallinizio questo progetto, nellottica di contribuire a migliorare un polo storico e religioso che, insieme alla cattedrale, alla Cappella della Sindone e alle preesistenze archeologiche delle chiese medioevali contribuirà alla valorizzazione di questa parte della città. La Compagnia di San Paolo persegue ormai da anni lobiettivo della creazione di un distretto culturale museale nel centro storico di Torino: attraverso il Programma Musei, avviato nel 2000, la nostra fondazione ha stanziato contributi per circa 80 milioni di euro.
Il contributo al riallestimento del Museo Diocesano afferma Mario Rey, intervenuto in rappresentanza del Presidente della Fondazione CRT Andrea. Comba – che custodisce la fede cristiana torinese, rappresenta appieno lo spirito del progetto di recupero delle Cattedrali del Piemonte e della Valle dAosta e della loro cultura storica – cui sono stati destinati complessivamente circa 20 milioni di euro dal 2005 Loperazione torinese consentirà infatti la piena valorizzazione del patrimonio della Cattedrale, dallindiscusso valore cristiano, storico e culturale.
Il progetto ambizioso di ARCUS – sottolinea lIng. Carolina Botti, Direttore Centrale ARCUS – è diventare il collante che consente di rendere operativa la capacità sistemica di promozione e sostegno progettuale per la realizzazione di iniziative mirate a migliorare il quadro dei beni e delle attività culturali, in unottica di sempre migliore conservazione, fruizione e valorizzazione. Arcus, muovendosi opportunamente, favorisce la necessaria convergenza di tutti i soggetti, contribuendo quindi al successo dei progetti culturali di volta in volta identificati. Il Museo è organizzato in maniera tale da poter accogliere anche mostre temporanee, con ulteriori spazi per il laboratorio didattico multimediale.
Il Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali
Don Livio DEMARIE
+39 377 1168020