Una Giornata di preghiera per i cristiani perseguitati da celebrarsi il 15 agosto, nella solennità dellAssunzione della Beata Vergine Maria. L’ha promossa la Conferenza episcopale italiana, che con una nota, diffusa il 1° agosto dalla presidenza, ha invitato «tutte le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera quale segno concreto di partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione».
Significativo il titolo del comunicato: «Noi non possiamo tacere». Nel testo la presidenza Cei ricorda che «dal 14 al 18 agosto siamo chiamati ad accompagnare spiritualmente il Santo Padre nella sua visita in Corea del Sud, dove partecipa alla VI Giornata della Gioventù asiatica. Per le nostre comunità è unoccasione preziosa per accostare la realtà di quella Chiesa: una Chiesa giovane, la cui vicenda storica è stata attraversata da una grave persecuzione, durante quasi un secolo, nella quale circa 10.000 fedeli subirono il martirio: 103 di loro sono stati canonizzati nel 1984, in occasione del secondo centenario delle origini della comunità cattolica nel Paese».
I vescovi italiani ricordano «la forza del tema» che scandirà Giornata della gioventù asiatica: «Giovani dellAsia! Svegliatevi! La gloria dei martiri risplende su di voi: Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con Lui (Rm 6,8)». Queste, si legge nella nota diffusa oggi, «sono parole che vorremmo potessero scuotere anche la nostra Europa, distratta e indifferente, cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani. Se la mancanza di libertà religiosa – fondativa delle altre libertà umane – impoverisce vaste aree del mondo, un autentico Calvario accomuna i battezzati in Paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono lumiliazione gratuita dellemarginazione e dellesilio fino alluccisione. Le loro chiese sono profanate: antiche reliquie, statue della Madonna e dei Santi vengono distrutte da un integralismo che, in definitiva, nulla ha di autenticamente religioso». In questi Paesi, rimarcano i vescovi italiani, «la presenza cristiana – la sua storia più che millenaria, la varietà delle sue tradizioni e la ricchezza della sua cultura – è in pericolo: rischia lestinzione dagli stessi luoghi in cui è nata, a partire dalla Terra Santa».
«A fronte di un simile attacco alle fondamenta della civiltà, della dignità umana e dei suoi diritti, noi non possiamo tacere», osserva la presidenza Cei: «LOccidente non può continuare a volgere lo sguardo altrove, illudendosi di poter ignorare una tragedia umanitaria che distrugge i valori che lhanno forgiato, e nella quale i cristiani pagano il pregiudizio che li confonde in modo indiscriminato con un preciso modello di sviluppo». A nostra volta, «vogliamo che la preoccupazione per il futuro di tanti fratelli e sorelle si traduca in impegno ad informarci sul dramma che stanno vivendo, puntualmente denunciato dal Papa: Ci sono più cristiani perseguitati oggi che nei primi secoli».
Con tale «spirito», affermano i vescovi, «invitiamo tutte le nostre comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera in occasione della solennità dellAssunzione della Beata Vergine Maria (15 agosto) quale segno concreto di partecipazione con quanti sono provati dalla dura repressione». E concludono: «Per intercessione della Vergine Madre, il loro esempio aiuti anche tutti noi a superare laridità spirituale di questo nostro tempo, a riscoprire la gioia del Vangelo e il coraggio della testimonianza cristiana».
(fonte: Sir)