Emergenza Covid ed estate. Due fattori che certamente vanno ad incidere sulla condizione di numerose persone anziane e malate che vivono sole prive, in particolare nei mesi estivi, di una rete familiare che possa sostenerle. Così la consueta mobilitazione di diverse associazioni torinesi per far fronte alla cosiddetta «emergenza caldo» quest’anno richiede un impegno ben maggiore.
«Non lasciamoli soli!». È l’appello che il Sea (Servizio emergenza anziani) ha lanciato ai cittadini chiedendo di donare 3 ore alla settimana per garantire i servizi essenziali agli anziani: la spesa, l’acquisto delle medicine, l’accompagnamento negli ospedali o nelle strutture sanitarie, alcune ore di compagnia. «Le richieste di aiuto», sottolinea la presidente del Sea, Maria Paola Tripoli, «sono di gran lunga aumentate con la pandemia e allo stesso tempo sono diminuite le risorse sui cui possono contare sia gli anziani sia le associazioni. Molte persone ultraottantenni che già prima dell’emergenza sanitaria vivevano al limite della soglia di povertà ora non hanno più il necessario per fare la spesa o comprare le medicine».
L’associazione ha allora attivato il progetto «Spesa sospesa» attraverso una convenzione con diversi esercizi commerciali della città. Fondi sono arrivati anche da progetti attivati dalla Compagnia di San Paolo. Ma non bastano. «Molti anziani», prosegue la Tripoli, «prima del lockdown contavano sull’aiuto dei figli che ora hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione o hanno visto diminuire considerevolmente il proprio reddito. Altri, al contrario, per aiutare figli o nipoti in difficoltà si sono indebitati e non hanno più il necessario per far fronte alle incombenze della vita».
Oltre a quello economico c’è poi il dramma della solitudine. «Abbiamo ripreso ad andare nelle case delle persone che sosteniamo, anche solo per parlare con loro. La solitudine è la malattia più grave che cerchiamo di contrastare investendo tutte le risorse possibili». Il Sea si occupa, oltre al trasporto negli ospedali, di accompagnare le persone avanti con gli anni a fare la spesa, nel disbrigo delle commissioni quotidiane. Centrali le visite domiciliari plurisettimanali e la telefonia sociale calendarizzata durante il giorno. «Incontri», osserva la Tripoli, «che ridanno dignità e vita all’anziano. Si tratta di occasioni terapeutiche fondamentali che prevengono l’insorgere di disturbi che caratterizzano la Terza età e che possono trasformarsi in patologie». Sono confermate, nel rispetto delle norme anticontagio, anche alcune gite fuori porta, come al parco della Mandria a Venaria, ai laghi di Avigliana o anche solo al parco del Valentino per una passeggiata e un gelato.
Per segnalare la propria disponibilità per alcune ore di volontariato o per richieste di aiuto è possibile contattare il Sea ai seguenti contatti: cell. 331.4611725, mail seanziani.torino@gmail.com. La sede operativa si è trasferita momentaneamente dall’Rsa Segesta Crocetta, in via Cassini 14 a Torino, in locali della parrocchia della Crocetta, in via Marco Polo 6, ed è attiva lunedì, martedì e mercoledì dalle 15 alle 18 e giovedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12. Per donazioni: Iban IT10F0306909 60610000005468.
Anche l’associazione Telehelp, con sede in corso Racconigi 12 a Torino, non ha mai interrotto la propria attività di telefonia sociale durante i mesi del lockdown. Attraverso il numero verde 800196879, attivo 24 ore su 24 in collegamento con il servizio di telesoccorso, è possibile contattare l’associazione per telefonate di compagnia che contribuiscono a prevenire il disagio sociale della solitudine. «Ogni settimana», sottolinea la presidente Giannamaria Villata, «ci occupiamo di telefonare a circa 270 anziani di Torino e provincia. Entro fine mese, con l’avvio del Piano caldo del Comune di Torino, presteremo questo servizio anche in base alle necessità che ci verranno segnalate. Soprattutto in questo periodo, dove devono essere limitati i contatti in base alle misure anticovid, la telefonata è fondamentale per rassicurare le persone, non farle sentire sole, ma inserite in una comunità che le sostiene».
Il piano della Città – L’amministrazione Appendino, in collaborazione con l’Asl cittadina, entro fine mese darà il via libera al Piano operativo di contrasto alle ondate di calore, che sarà attivo fino al 30 settembre. «Il Piano», sottolineano dagli uffici comunali dell’area politiche sociali, «è stato delineato a partire dalle disposizioni regionali definite sia per una più snella procedura di identificazione e gestione delle liste dei pazienti fragili, sia per una migliore progettazione coordinata delle attività estive».
Il centro nevralgico dell’emergenza caldo è il «Servizio Aiuto anziani» del Comune che attraverso un call center, tel. 011.8123131 oppure 011.01133333, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 17 (dopo le 17 e nei giorni festivi risponde il centralino della Polizia municipale), è a disposizione per ascoltare, fornire informazioni, accogliere richieste di aiuto che vengono immediatamente smistate alle «squadre» dei diversi quartieri torinesi costituite da associazioni di volontariato e cooperative di operatori sociosanitari che garantiscono assistenza a domicilio, attività di accompagnamento per visite e terapie mediche, acquisti in negozi e supermercati, il ritiro della pensione, oltre alla compagnia contro la solitudine. I medici di base si occuperanno di gestire ed integrare i dati dei propri pazienti fragili direttamente sul portale della salute, definendo le attività da attuare in accordo con i distretti sanitari e la Città. Saranno quindi attivati interventi domiciliari o prestazioni sanitarie in base alle diverse esigenze.
(testo di Stefano DI LULLO da «La Voce E il Tempo» del 26 luglio 2020)