Nuovo Servizio di apostolato digitale: il lancio

Martedì 5 novembre 2019 con l’Arcivescovo e il direttore della Pastorale Universitaria. Di cosa si occupa

Martedì 5 novembre 2019 ore 15.30, presso Camera – Centro Italiano per la fotografia in via delle Rosine 18 a Torino, l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, e don Luca Peyron, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria hanno presentato il nuovo Servizio di apostolato digitale. Sono intervenuti anche alcuni giovani universitari.

Il servizio diocesano per l’apostolato digitale risponde ad una specifica richiesta emersa durante il Sinodo dei Giovani. Si legge infatti nel documento finale:

L’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico. Esso richiede non solo di abitarlo e di promuovere le sue potenzialità comunicative in vista dell’annuncio cristiano, ma anche di impregnare di Vangelo le sue culture e le sue dinamiche” (Documento finale del Sinodo dei Giovani, 145) e che “Il Sinodo auspica che nella Chiesa si istituiscano ai livelli adeguati appositi Uffici o organismi per la cultura e l’evangelizzazione digitale, che, con l’imprescindibile contributo di giovani, promuovano l’azione e la riflessione ecclesiale in questo ambiente” (n. 146)

Tale servizio viene costituito all’interno dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria a motivo di due sollecitazioni. Nell’esortazione apostolica post sinodale Cristus Vivit si legge:

“Gli universitari possono unirsi in modalità interdisciplinare per applicare le loro conoscenze alla risoluzione di problemi sociali, e in questo compito possono lavorare fianco a fianco con giovani di altre Chiese o di altre religioni. ” (CV 172)

La seconda sollecitazione nasce dal Manifesto per l’Università siglato nel maggio scorso tra la CEI e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane che prevede una più intensa collaborazione tra atenei e Chiesa in relazione ad alcuni temi e tra questi si legge al punto 9: Cultura digitale. Affinché la dimensione digitale possa essere un effettivo motore di crescita e di sviluppo delle persone e delle nazioni, è necessario impegnarsi in un dialogo intergenerazionale che generi una cultura, un’etica ed una organizzazione del sapere e del pensiero capace di affrontare la rivoluzione digitale mettendo al primo posto il bene delle persone e il bene comune nel suo complesso.

Come indicato nel decreto di costituzione il Servizio avrà il compito di:

  • coordinare un lavoro di studio continuo sulla cultura digitale e la rivoluzione tecnologica promuovendo il dialogo tra la compagine ecclesiale e quella sociale, ed in special modo accademica;
  • accompagnare i diversi ambiti pastorali nella riflessione e nella progettazione pastorale tenendo presente le nuove istanze dovute al digitale;
  • accompagnare le comunità ecclesiali in una migliore presa di coscienza e discernimento della cultura digitale alla luce del Vangelo,
  • offrire alla comunità ecclesiale e civile momenti di incontro e di studio su questi temi, promuovere pubblicazioni e quant’altro possa essere utile ad una migliore comprensione della cultura digitale ed ad una sua evangelizzazione.

Il servizio si avvarrà di una costituenda equipe formata da adulti e giovani coordinata dalla pastorale universitaria. Proprio perché servizio e non ufficio esso sarà a servizio degli Uffici della Curia Diocesana così come di tutta la compagine ecclesiale.

Per informazioni per l’organizzazione di incontri presso la propria parrocchia, associazione o movimento scrivere un’email a apostolato.digitale@diocesi.torino.it

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