Come da tradizione, per la festa di Ognissanti e la commemorazione dei fedeli defunti l’arcivescovo di Torino mons. Roberto Repole presiede la S. Messa nei due principali Cimiteri cittadini. Di seguito il dettaglio delle celebrazioni:
- mercoledì 1 novembre 2023 alle 15.30, presso il Cimitero Parco (via Bertani 80) a Torino, mons. Repole ha presieduto la S. Messa in occasione della festa di Ognissanti e commemorazione defunti (TESTO DELL’OMELIA).
- giovedì 2 novembre 2023 alle 15.30, presso il Cimitero Monumentale (corso Novara 1) a Torino, mons. Repole ha presieduto la S. Messa in occasione della commemorazione dei fedeli defunti (TESTO DELL’OMELIA).
Le campane per i morti
Un singolare connubio di armonie meste e solenni si diffonde nei primi giorni di novembre da gran parte dei campanili diocesani torinesi. Sono le tradizionali suonate «da morto», uno svariato repertorio di melodie con cui le campane delle nostre comunità sottolineano quella ricorrenza fatta di «tristi e care memorie » e invitato i fedeli alla preghiera e al ricordo dei defunti.
Tocchi lenti a martello, campane a distesa o a «concerto» sono le modalità di suono funebre più diffuse nel territorio. Infatti, già a partire dall’angelus serale di mercoledì 1 novembre 2023, diverse torri campanarie hanno lasciato risuonare la campana maggiore a distesa come annuncio della ricorrenza del giorno successivo o come richiamo al rosario per i morti. Giovedì 2 sono stati proposti concerti funebri solenni con tutte le campane «a bicchiere» (cioè portate all’insù e lasciate scendere lentamente una ad una) dal campanile della Cattedrale di San Giovanni, di Maria Ausiliatrice, di San Bernardino, della parrocchiale di Leinì, di Reano e di Santa Caterina di Vigone alle 12 mentre a Santa Teresina e Santi Apostoli per le funzioni vespertine; suonate funebri con il campanone a bicchiere e le piccole a martello dalla torre del Faa’ di Bruno, di Santa Rita, di Gesù Adolescente, del Sacro Cuore di Gesù, di Santa Maria di Piazza, del Cottolengo e, in provincia, dalle parrocchiali di Settimo Torinese, Volpiano, Trana, Viù, Altessano, Front, Borgaro e Reaglie.
Solo campanone a bicchiere al Patrocinio di San Giuseppe, San Gioacchino e Madonna degli Angeli in occasione delle celebrazioni pomeridiane.
In diversi campanili come San Luca, San Giovannino, Crocetta, Annunziata, Stimmate, Madonna del Pilone, Sant’Agnese, Duomo di Chieri, Madonna dei fiori di Bra, San Giacomo di Beinasco, Sant’Anna di Borgaretto e San Giacomo di Brandizzo è stata proposta la suonata tradizionale a lenti rintocchi mentre a Cavoretto, Superga e Lemie ai tocchi funebri vengono aggiunte una o più campane a distesa.
Un patrimonio musicale di inestimabile valore recuperato, studiato e ripristinato in questi ultimi anni dal gruppo CampaneTO in accordo con parroci e rettori durante l’opera di catalogazione dei concerti campanari del Piemonte. Un preciso linguaggio in codice che diventa speciale richiamo agli eventi tristi e gioiosi che accadono nell’ambiente in cui viviamo, ricrea la socialità, permette all’uomo di sentirsi parte di un contesto sociale più ampio, di un territorio, di una comunità e di una società nella consapevolezza che, come scrive John Donne, non bisogna mai chiedersi per chi suona la campana perché «essa suona per te».
Marco DI GENNARO su «La Voce E il Tempo» del 5 novembre 2023