«Rivéstiti di pace e di amore per riabbracciare la vita!». Sono le parole che oltre 500 tra giovani, sacerdoti e suore della Comunità Cenacolo hanno cantato lunedì 25 maggio mattina lungo il percorso di avvicinamento al Duomo prima di arrivare davanti alla Sindone. La Comunità, fondata nel 1983 da suor Elvira Petrozzi a Saluzzo, accoglie giovani che sono passati per il tunnel della droga, tossicodipendenza, prostituzione. Oggi sono presenti con 62 case di accoglienza in 18 Paesi, tra cui 22 in Italia.
Il gruppo, guidato da don Stefano Aragno, era composto da ragazzi della Casa madre di Saluzzo dove operano sei sacerdoti e trenta suore e da giovani provenienti dalle comunità della Croazia, Slovacchia, Polonia, Brasile, Argentina, Stati Uniti e da tutta Italia. Presenti anche alcune suore appena tornate dalle missioni che la Comunità Cenacolo porta avanti in Liberia, Brasile e Perù e alcuni genitori che stanno vivendo un cammino di fede per ricostruire la propria famiglia parallelo a quello dei propri figli.
«Nelle ferite dell’Uomo della Sindone riconosciamo le sofferenze che portano dentro i nostri ragazzi – ha affermato don Aragno – la Sindone ci testimonia che la grazia di Dio passa per quelle ferite, da cui può partire un cammino di luce, speranza e risurrezione. La nostra comunità è una delle testimonianze che l’Amore più grande è capace di vincere il peccato e la morte per ridonare la vita».
«Suor Elvira e la comunità – racconta il sacerdote – da sempre hanno una devozione particolare per la Sindone; nella casa di Saluzzo è infatti presente una cappella con una copia del Telo dove ogni giorno ci si ritrova a pregare».
«Davanti alla Sindone – ha condiviso suor Veronica appena tornata dalla missione in Liberia – ho portato i volti feriti dei bambini abbandonati di cui mi sono presa cura nella missione nello Stato africano, devastato dalle guerre e dall’Ebola».
I giovani pellegrini di Turin For Young
In arrivo da Salerno, Udine, Bologna e dal lago d’Iseo, circa cento giovani in pellegrinaggio alla Sindone hanno sostato a Torino nel week end del 23 e 24 maggio, grazie all’organizzazione di Turin for young. Hanno alloggiato in oratori torinesi e nel Villaggio Sindone, il campo con 12 tende da 10 posti ciascuna allestito fino a fine giugno presso casa Piergiorgio Frassati in viale Thovez 45 a Torino (il Seminario Minore) per ospitare i gruppi di ragazzi che nei week end dell’Ostensione approdano a Torino da diocesi italiane, europee e del mondo. «Il prossimo week end sarà più affollato – informano gli animatori di Turin for young – Attendiamo circa 300 giovani da Cesena, Roma, Caltanissetta, Arezzo, Ferrara, Firenze, Senigallia e Pozzuoli».
Il Vescovo Miniero prega davanti alla Sindone con 11 sacerdoti della sua diocesi
Un viaggio di 1.000 chilometri per vedere finalmente, per la prima volta, la Sindone. Accompagnato da 11 sacerdoti della sua diocesi il 25 maggio è venuto pellegrino in Duomo Mons. Ciro Miniero, vescovo di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno. Col suo gruppo si è poi diretto a Valdocco e al Cottolengo. Già membro della Commissione per la formazione permanente del clero, mons. Miniero considera questo pellegrinaggio «un momento di grazia per il nostro presbiterio». «Stare davanti al Telo, che ci interroga, ci consente di riflettere sulla sofferenza e di meditare sulla parola dei Vangeli». Il Cilento, una delle terre più incantevoli d’Italia, patisce i contraccolpi della crisi economica odierna. «I nostri paesi si spopolano. Restano solo i più anziani. Ma la Sindone porta ai nostri spiriti un messaggio di consolazione e di speranza che vogliamo trasferire alle nostre comunità».
I gruppi di lunedì 25 maggio
– 110 pellegrini del gruppo Concordia della Diocesi di Pordenone, guidati dal vescovo mons. Giuseppe Pellegrini.
– 55 fedeli della parrocchia San Bartolomeo di Cassolnovo di Vigevano, guidati da don Enea Cassinari e da suor Anna.
– 52 fedeli della parrocchia di Lodi, guidati dal parroco don Iginio Passerini.
– 10 domenicane francesi della casa Santo Spirito dalla diocesi di Tolone, accompagnate dal cappellano Paolo Coccard.
In serata Messa in Cattedrale per i fedeli romeni di Torino
C’erano 350 fedeli cattolici romeni alla Messa organizzata dalla Cappellania Cattolica Romena di Torino, alle 21.30 di lunedì 25 maggio davanti alla Sindone. Ha celebrato mons. Perca Aurel, Vescovo della diocesi di Iasi in Romania.
Davanti alla Sindone Messa di Fraternità di Cl Roma
Martedì 26 maggio alle 21.30, 350 giovani della Fraternità San Carlo di Comunione e Liberazione Roma s’incontrano in Duomo davanti alla Sindone per una serata di preghiera e per la Messa. Presiede Don Stefano Alberto, della Fraternità San Carlo, docente all’Università Cattolica. Concelebrano don Primo Soldi, don Stefano Turi e don Francesco Saverio Venuto.
Altre visite attese martedì 26 maggio
– Alle 11.30 il sindaco di Moncalieri Roberta Meo
– Alle 15.40 una delegazione dell’Ugi (Unione genitori Italiani)
– Alle 18 il prof. Piergiorgio Re, presidente dell’Aci (Automobile Club italiano)
Gruppi in pellegrinaggio
alle 9,45: 416 ragazzi della Scuola media superiore Europa Unita
alle 10: 100 pellegrini dalla Norvegia e 12 da Unitre
alle 10,15: 97 studenti del Liceo Monti di Asti
alle 11: delegazione di 45 esponenti dell’Associazione Commercianti Varese e 100 pellegrini dalla Polonia
alle 11,30: 50 fedeli dalla Diocesi di Vicenza
alle 13,15: 250 allievi della scuola Sacro Cuore Gallarate
alle 14,15: 50 pellegrini del Gruppo Quo Vadis di Dijon
Il restauro della “chiesa del Papa”
Martedì 26 maggio, alle 11, si tiene la conferenza stampa di presentazione dei lavori di restauro all’interno della chiesa di Santa Teresa a Torino, in via S. Teresa 6, riconosciuta oggi come la “chiesa del Papa” – era infatti la parrocchia dei nonni di Papa Francesco. L’edificio, in stile barocco, fu costruito nel 1642 per i Padri Carmelitani su iniziativa di Madama Reale Cristina di Francia, la cui tomba è custodita nella prima cappella sulla destra. Il 26 maggio verrà presentato il terzo lotto dei lavori di restauro delle sei cappelle laterali dedicate ai SS. Gioachino e Anna, Madonna del Carmine, S. Crocifisso, S. Erasmo, S. Teresa del Bambino Gesù e S. Giovanni della Croce. Si tratta dell’ultimo dei tre lotti di lavori finanziati dalla Compagnia di S. Paolo, per un ammontare totale di 2 milioni 550mila euro. Complessivamente sono stati impiegati 25 restauratori, con la collaborazione di 10 studenti del corso di restauro pitture murali della Scuole Artigiani Restauratori di Torino.
Eventi culturali
– «Il coraggio di vivere» è il titolo della mostra fotografica che viene presentata martedì 26 maggio alle 12.30 al Rettorato dell’Università di Torino, via Po 17, nella Sala Principe d’Acaia. La mostra è organizzata dalla Fondazione Istituto di ricerca per la comunicazione della disabilità e del disagio (Ircdd) e dall’Università di Torino, con il patrocinio del Comitato per l’Ostensione, della Regione Piemonte, del Comune e della Fondazione Cultura di Torino. In esposizione 48 immagini di 23 fotografi di fama internazionale articolate in un percorso che si sviluppa lungo 12 stazioni.
La mostra si ispira alla rappresentazione del “corpo sindonico” inteso nella sua accezione più ampia di corpo umano, corpo sociale e corpo della Terra investiti di violenza e crudeltà. È curata dal professor Liborio Termine, docente universitario e membro del Giurì della pubblicità, e dal regista Michelangelo Dotta.
Alla presentazione intervengono Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università di Torino; Elide Tisi, vicesindaco della Città di Torino; Antonella Parigi, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte; Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura della Città di Torino e Liborio Termine, curatore del percorso espositivo.
– Ha aperto i battenti lunedì 25 maggio presso il Centro Incontri di corso Stati Uniti 23 «Il sacro nell’arte», esposizione di pittura, scultura, fotografia e iconografia, organizzata dalla sezione Arti Visive del Cral della Regione Piemonte in occasione dell’Ostensione della Sindone. Allestita con la collaborazione della grafica e visual Andrée Chantal Tedeschi, la rassegna prosegue sino al 6 giugno (festivi esclusi). L’ingresso dalle 11 alle 19 è libero. Trenta gli artisti coinvolti per una vetrina articolata: dipinti a olio, acrilici e acquerelli, carboncini, un bassorilievo in terracotta, fotografie e icone.