«Ora andate negli ospedali, nelle case di cura e nei luoghi della sofferenza a portare l’Amore che salva impresso nella Sindone, per continuare a contemplare ogni giorno il Volto del Sofferente nei malati». È il messaggio che mons. Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, ha lanciato al termine del Convegno internazionale di Pastorale della Salute che si è tenuto al Santo Volto e si è concluso domenica 24 maggio con il pellegrinaggio alla Sindone dei 400 partecipanti tra medici e operatori sanitari, provenienti da tutta Italia e dall’estero. Folta la delegazione del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e della Cei che ha preso parte ai tre giorni di lavoro.
Dai diversi interventi del convegno è emerso il forte appello a rimettere al centro la solidarietà. «Un invito a scoprire l’Amore più grande impresso nella Sindone – ha affermato don Marco Brunetti, direttore della Pastorale della Salute della diocesi – che può salvare attraverso una rete che considera il malato come una persona e una risorsa e che la malattia e la fragilità fanno parte della vita». «Più cresce la solidarietà e l’amore in una società – ha sottolineato l’Arcivescovo mons. Nosiglia nel suo intervento – più cresce la sua forza di civiltà e progresso».
«Il Volto sofferente della Sindone – ha evidenziato don Luigi Ciotti – non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore, invita dunque ciascuno di noi a guardarsi dentro con verità, a risvegliare il proprio cuore e le proprie coscienze sulle ingiustizie di questo mondo di fronte alle quali non si può tacere». Don Ciotti ha dunque elencato alcune sofferenze del nostro tempo: dalla mancanza di lavoro, in particolare per i giovani, al fenomeno dell’immigrazione e delle stragi del mare, dalla piaga delle droghe alle anoressie esistenziali di oggi. «Di fronte a queste sofferenze – ha commentato – non basta commuoversi, bisogna muoversi di più tutti».
Alessandro De Franciscis, direttore del Bureau Medical di Lourdes, che domenica 24 si è recato per la prima volta in visita alla Sindone, ha affrontato il tema dell’Amore che salva in rapporto al messaggio di Lourdes e al Telo sindonico. «Il mistero del dolore che contempliamo nell’uomo della Sindone – ha sottolineato – a Lourdes è ragione di guarigione. A Lourdes come davanti alla Sindone si scopre di essere amati e si riceve la capacità di amare».
«La Sindone parla di Gesù prima ancora della fede e della ricerca scientifica – ha detto nell’ultima relazione del convegno don Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone – La visita al Telo sindonico ha tratti simili al pellegrinaggio in Terra Santa dove ci avviciniamo all’esperienza terrena di Gesù per il cammino della nostra vita. Davanti alla Sindone – ha concluso – i pellegrini non avanzano richieste ma cercano un senso alle proprie sofferenze, cercano una mano da stringere che accompagna».
Mons. Nosiglia ha celebrato la Messa nella Festa di Maria Ausiliatrice
Nel giorno della Festa di Maria Ausiliatrice, nella domenica di Pentecoste, l’Arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia ha celebrato la Messa nella basilica: «Portare agli altri Gesù mediante l’Amore – ha detto mons. Nosiglia – è anche quanto ci ricorda sia la Sindone, che contempliamo in questi mesi, sia il bicentenario di don Bosco, che ha amato i giovani donando loro dignità e futuro». In serata l’Arcivescovo ha guidato la processione in onore di Maria Ausiliatrice per le vie di Valdocco; a seguire la Messa in basilica celebrata da mons. Giacomo Maria Martinacci, cancelliere arcivescovile.
Agesc: centinaia di genitori, insegnanti e bambini alla Sindone
Il presidente nazionale dell’associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc) Roberto Gontero: «La visita alla Sindone rappresenta un segno importante della presenza di Gesù Cristo, primo educatore della storia e guida soprattutto per noi genitori, per i nostri figli e per i loro insegnanti con i quali abbiamo condiviso in questi giorni l’esperienza dell’Ostensione». I gruppi più numerosi dell’Agesc sono giunti in pellegrinaggio oggi con oltre 120 famiglie.
Carlo Casini: «Nella Sindone vedo la carne dell’uomo dentro la Trinità»
Tra i pellegrini illustri di domenica 24 c’è stato anche Carlo Casini, presidente onorario del Movimento per la Vita e già presidente della Commissione affari costituzionali del Parlamento Europeo. «Ero già venuto nel 2010 ed è sempre un’esperienza commovente – ha affermato Casini – la Sindone dimostra come Dio abbia portato la carne dell’uomo dentro la Trinità».
Alla Sindone il prefetto di Reggio Emilia Ruberto e il viceprefetto di Torino Ricci
Quello di Raffaele Ruberto, attuale prefetto di Reggio Emilia, è stato un ritorno in Piemonte per visitare la Sindone. In passato, infatti, aveva assunto l’incarico di viceprefetto Vicario presso la Prefettura di Torino, ma anche di vicecommissario per l’emergenza nomadi in Piemonte e di Soggetto attuatore in Piemonte per l’emergenza Nord Africa: «Come ha dichiarato il Papa, deve essere priorità delle istituzioni affrontare l’emergenza immigrati – ha detto Ruberto – dialogando e respingendo ogni forma di violenza, per realizzare una convivenza pacifica. Nella Sindone si può leggere un messaggio di pace e di solidarietà, non solo per un credente ma anche per un laico, perché la Croce, oltre a rappresentare il sacrificio compiuto per l’umanità, ispira sentimenti di compassione per la miseria umana, miseria che riguarda, ad esempio, le condizioni in cui arrivano gli immigrati che sbarcano nel nostro Paese». Insieme con il prefetto era presente Enrico Ricci, viceprefetto di Torino: «La Sindone è l’immagine della storia dei Vangeli e della sofferenza dell’umanità», ha affermato.
Pentecoste: sabato 23 maggio la Veglia davanti alla Sindone per i martiri del nostro tempo
Sabato 23 maggio in Cattedrale l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia ha presieduto la Veglia di Pentecoste organizzata dagli Uffici Famiglia, Migranti e Liturgico della diocesi sul tema dei martiri del nostro tempo. Hanno portato la loro testimonianza George, in fuga dalla Siria con la sua famiglia per le atrocità commesse dall’Isis nella sua terra, e Rashid, pakistano perseguitato per anni dai suoi colleghi insegnanti in quanto cristiano, ora insegna religione a Torino. Due testimoni delle persecuzioni a cui oggi i cristiani sono sottoposti in diverse parti del mondo.
«La Sindone testimonia che Gesù all’ingiustizia ha risposto con il bene, con la croce, segno di vittoria». Mons. Nosiglia ha poi invitato «a salvaguardare la famiglia sul piano politico, culturale e sociale, per non doversi pentire di aver tagliato il ramo dell’albero della vita su cui ognuno di noi è stato innestato e sostenuto nella crescita». Accanto a mons. Nosiglia era presente don Paolo Gentili, responsabile nazionale dell’Ufficio di Pastorale della Famiglia, in pellegrinaggio alla Sindone con i membri della Consulta nazionale.
Visite ed eventi di lunedì 25 maggio
Lunedì 25 maggio alle 15.30 si recherà in visita alla Sindone mons. Ciro Miniero, Vescovo di Vallo della Lucania.
Alle 21.30 in Cattedrale mons. Perca Aurel, Vescovo della diocesi di Iasi in Romania, celebrerà la Messa davanti alla Sindone per i fedeli cattolici romeni torinesi, organizzata dalla Cappellania Cattolica Romena di Torino.
Eventi culturali
– Fa tappa alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno lunedì 25 maggio il “concerto reading” «SinGdone» proposto nei luoghi della sofferenza da Lorenzo Cuffini, in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale della cultura della diocesi di Torino. Dopo il Ferrante Aporti, l’Auditorium del Santo Volto (dove erano presenti oltre 500 persone) e la Piccola Casa del Cottolengo, lo spettacolo terminerà le repliche il 15 giugno all’ospedale Fatebenefratelli. «È proprio a partire dalle diverse situazioni di sofferenza in cui si trova l’uomo – commenta Lorenzo Cuffini, animatore del concerto – che si svolge il programma di musiche e letture, sullo sfondo della grande immagine a tutto schermo del volto della Sindone, l’immagine che riassume in sé tutte le sofferenze».
– Presso la Galleria d’arte La Conchiglia (via Zumaglia 13 bis, Torino) è visitabile la mostra di pittura «Via della Croce e della Resurrezione», dedicata al pittore Michele Mingoia, nato a Torino nel 1938 e deceduto nel 2010. Per l’inaugurazione è previsto un concerto di musica gregoriana, proposto dal maestro M. Merletti con il coro «Cantus Ecclesiae» di Luserna S. Giovanni. La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 27 giugno; dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19; il sabato con orario 10-12 e 15-19. Info su www.laconchiglia.it.
– «Ex-voto e Sindone. Antiche illustrazioni e figure devozionali» è una mostra di tavole votive e di riproduzioni fotografiche di ex voto dedicati alla Sindone in programma fino al 26 giugno alla Biblioteca Nazionale di Torino. Il nucleo centrale della rassegna è costituito dalla selezione di documenti antichi custoditi dall’Ufficio Fondi antichi della Biblioteca Nazionale. Oltre 20 testimonianze a tema sindonico risalenti al periodo tra ‘500 e ‘700: stampe, manoscritti, frontespizi, volumi, spartiti che appartengono alla storia della Sindone, intrecciata con quella della dinastia Savoia che ne era orgogliosa proprietaria.