Davanti alla Sindone venerdì 15 maggio 2015 è arrivata Roberta Pinotti, ministro della Difesa; la sua visita ha preceduto di poco quella del Tenente colonnello Walter Villadei, cosmonauta dell’Aeronautica Militare. Già capo educatore dell’Agesci, la signora Pinotti ha iniziato la sua carriera politica come assessore alla scuola e alle politiche giovanili. E ai ragazzi è andato il suo primo pensiero in questa Ostensione dedicata ai giovani oltre che ai malati. «Credo che il Telo possa avere un grande fascino per le nuove generazioni. Lo stesso fascino che esercita il Vangelo. Nelle sue parole semplici si può rintracciare il segreto della felicità, che è dono di sé agli altri. Un’apertura che supera l’egoismo delle individualità».
Il magistrato Cantone: «Il Lino è un miracolo»
In serata il magistrato napoletano Raffaele Cantone è stato in visita davanti alla Sindone. Attuale Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione e fino al 2007 nella Direzione distrettuale antimafia, Cantone ha visto nelle ferite dell’Uomo della Croce lo specchio delle sofferenze della società odierna: «Da credente – ha detto – ma anche come uomo, posso affermare senza dubbio che vedere il Telo è stato molto più emozionante di quanto pensassi. Lo ritengo un miracolo, perché dove non arriva la ragione, arrivano la fede e la speranza, fondamentali per il nostro Paese, in cui, come ha spiegato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è importante parlare ai giovani di corruzione, al fine di combatterla e sensibilizzarli su questo tema delicato».
La Sindone simbolo di dialogo religioso tra Europa e Medio Oriente
Ernest Sultanov, coordinatore di Mir Initiative, un progetto di promozione e cooperazione tra i governi e le istituzioni del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente, in visita alla Sindone venerdì 15 maggio, ha dichiarato: «La regione del Meter, di cui fanno parte il Medio Oriente, l’Europa, la Turchia e la Russia, cuore dell’Eurasia e dell’antica Via della Seta, sta vivendo da tempo difficoltà sociali, economiche e politiche, che possono essere superate sviluppando una piattaforma di dialogo, non solo attraverso lo scambio di merci, ma anche in ambito culturale. In particolare, penso che l’interscambio tra le tre religioni monoteiste, Islam, Cristianesimo e Ebraismo, favorirà una maggiore relazione tra i popoli, permettendo loro di superare le differenze e riavvicinarsi attraverso il dialogo».
Per la Sindone la squadra Primavera del Torino
Tutta la primavera del Torino – una trentina di persone tra ragazzi in età compresa tra i 17 e i 19 anni, dirigenti e accompagnatori – si è presentata venerdì 15 maggio in pellegrinaggio in Duomo insieme con la vecchia gloria del Torino calcio Leo Junior, regista brasiliano che tra l’84 e l’87 reggeva la difesa granata. A guidare il gruppo il cappellano del Torino, don Aldo Rabino, che di fronte al Telo ha già portato nei giorni scorsi i pulcini, il bomber Fabio Quagliarella e l’allenatore Giampiero Ventura. «A breve – promette il dinamico sacerdote – porterò qui tutto il Torino al gran completo».
Scortata dall’allenatore Moreno Longo, la Primavera è giunta nella sala dove si proietta il video della prefettura, ben preparata dalla lezione di don Rabino che si è preoccupato di illustrare ai ragazzi la storia del Telo e di spiegare i segni del calvario patiti dall’Uomo della Croce. «Teniamo molto a questi momenti di formazione spirituale e di condivisione – ha confermato don Rabino – poiché sono fondamentali per rafforzare i ragazzi nella fede». Il prossimo appuntamento sarà per tutti alla basilica di Superga nell’ultimo week end di maggio: «Celebrerò una Messa per i nostri atleti del vivaio, dagli 8 ai 18 anni. Sarà un bel modo per rendere omaggio al Grande Torino, spazzato via dall’incidente aereo di Superga, il 4 maggio del ’49. E sarà anche un’occasione per riflettere insieme sul senso degli sport di squadra, dove contano il coraggio e la generosità».
La comunità ortodossa rumena di Torino davanti alla Sindone
Venerdì 15 maggio alle 21.30 in Cattedrale la comunità ortodossa rumena di Torino si è ritrovata davanti alla Sindone per la preghiera del Vespro. La Diocesi di Torino è da sempre attenta ad offrire ai fratelli ortodossi uno spazio di celebrazione liturgica davanti alla Sindone in occasione delle Ostensioni. «Il Grande Vespro – spiegano i padri della comunità ortodossa rumena torinese – nella tradizione ortodossa esprime la preghiera della sera come avviene per la tradizione occidentale. Nella dinamica della liturgica orientale il fedele viene coinvolto pienamente attraverso tutte le potenzialità umane: ascoltare, vedere, percepire i profumi, l’esprimersi. Infatti attraverso la Parola e i salmi, le invocazioni di lode e di supplica, le luci dei ceri e le icone, l’incenso ed il canto, i fedeli con i celebranti vivono in pienezza l’incontro con il Signore della vita, che riconosciamo nella Sindone».
Sabato 16 maggio Luca Barbarossa incontra i volontari dell’Ostensione
Il cantautore Luca Barbarossa – presidente della Nazionale di calcio italiana cantanti che il prossimo 2 giugno proprio a Torino, al Juventus Stadium, giocherà una Partita del Cuore – incontrerà sabato 16 maggio alle 16, in piazza Castello davanti alla Chiesa di San Lorenzo, i volontari impegnati nei servizi di assistenza medica dell’Ostensione.
Sabato 16 l’Arcivescovo all’Accueil del Cottolengo
Sabato 16 maggio alle 19.15 l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, accompagnato da don Marco Brunetti, direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute della diocesi, incontrerà i volontari e gli ospiti dell’Accueil per malati e disabili del Cottolengo (via Cottolengo 13/A). Gli Accueil, realizzati al Cottolengo e all’ospedale Maria Adelaide, costituiscono una “novità” dell’Ostensione 2015, rivolta in particolare, oltre che ai giovani, alle persone malate e con disabilità. Un’attenzione speciale che si concretizza anche nelle modalità dell’accoglienza.
Per la prima volta a Torino sono attive per tutto il periodo di Ostensione due strutture di accoglienza, sul modello di Lourdes, per consentire ai pellegrini (malati e accompagnatori) di poter dormire almeno una notte in città e organizzare la visita alla Sindone senza le fatiche di un viaggio in giornata. La permanenza negli Accueil si può prenotare attraverso la pagina «Malati e disabili» del sito http://www.sindone.org/.
I gruppi di sabato 16 maggio dall’estero
– 1000 pellegrini dalla Francia
– 250 dalla Germania
– 250 dalla Polonia
– 100 dalla Svizzera
– 50 dall’India
dall’Italia
– 150 donne dei gruppi cattolici Cif (Centro italiano femminile)
– 104 pellegrini del gruppo teologico Kerigmatica Padova
– 100 pellegrini del Rotary Club
– 78 dell’Associazione APE per il progresso economico
– 50 del Gruppo Seniores GTT
– 50 del Gruppo Fraternità Maria Immacolata
– 50 pellegrini dell’Ordine Francescano secolare
– 42 del gruppo Mater Christi Padre Pio Brescia
– 40 della onlus Associazione talidomidici italiani
– 20 dell’Unione cristiana Imprenditori dirigenti
Servizio prenotazioni alla Sindone al Salone del Libro
Prosegue al Salone del Libro il servizio di prenotazione in giornata delle visite alla Sindone. La postazione nel padiglione 1 del Lingotto si trova presso lo stand istituzionale della Regione Piemonte e del Comune di Torino. Sempre aperto, dalle 7.30 alle 19, anche lo sportello di prenotazioni “last minute” presso il bookshop ufficiale dell’Ostensione in piazza Castello all’angolo con via Palazzo di Città. Si possono ancora prenotare visite anche su Internet e al call center per tutti i prossimi giorni di Ostensione, fino al 23 giugno.
L’amore più grande al Salone del Libro
Prosegue il programma di conferenze intitolate all’ «Amore più grande» promosse dall’associazione Sant’Anselmo (organismo della Chiesa italiana dedicato alla promozione della cultura del Paese), presso lo spazio del suo stand S102 (padiglione 3) o presso le sale Blu e Gialla.
Sabato 16 maggio 2015, ore 11.00, Spazio Sant’Anselmo: «Rotte criminali. viaggio nelle mafie italiane». Ore 12.30, Spazio Sant’Anselmo: «E ultima verrà la morte… e poi? riflessioni sul vivere e il vivere ancora». Ore 13.00, (Stand Choco Books di Primaradio – Padiglione 3, R121-P122), incontro in occasione della pubblicazione del libro-intervista «Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti. Dialogo con Don Domenico Ricca, salesiano, da 35 anni cappellano al carcere minorile di Torino» di Marina Lomunno. Ore 15.00, Spazio Sant’Anselmo: «Le donne salveranno il mondo». Ore 16.30, Spazio Sant’Anselmo: «Tutti possiamo fare qualcosa perché le cose cambino». Ore 18.00, Spazio Sant’Anselmo: «XI comandamento: non sprecare. Rivista San Francesco: il cibo negli affreschi della basilica di San Francesco».