Nella mattinata di domenica 10 maggio 2015 hanno sostato in preghiera davanti alla Sindone padre Javiel Elbaramousy, sacerdote copto-ortodosso di Alessandria d’Egitto, insieme a padre Samaan Lawendy, sacerdote della Chiesa copto-ortodossa di Torino e alcune famiglie delle comunità copte di Torino e Milano. Dall’inizio dell’Ostensione hanno visitato la Sindone circa 400 pellegrini della comunità copto-ortodossa di Torino, e circa mille delle comunità di Milano, Roma, Firenze, Venezia, Bari.
Il loro motto è «treni bianchi e non solo». Ed è proprio con il treno che 450 tra accompagnatori volontari, anziani e malati delle sezioni Unitalsi della Sicilia hanno viaggiato per 52 ore prima di raggiungere Torino. Il pellegrinaggio di nove giorni che ha fatto tappa anche al santuario di Lourdes si concluderà lunedì 11 maggio.
Anche settanta pellegrini della comunità africana anglofona «Suor Giuseppina Bakhita» di Bologna, guidati dal cappellano padre Daniel Kamara, partiti nella notte di sabato 9 maggio, hanno visitato la Sindone e i luoghi di don Bosco. «Veniamo a venerare la Sindone – ha affermato padre Kamara – non per vedere un uomo morto, ma per riconoscere il Volto del Signore Gesù che è vivo in mezzo a noi, ed portare la gioia e la speranza della risurrezione nelle nostre realtà quotidiane».
Gli altri gruppi in visita
Domenica 10 maggio in visita alla Sindone Luigi Salina, console onorario del consolato della Repubblica del Mali con sede a Milano.
Sotto una bandierina con la scritta «Pietas et Labor» una cinquantina di fedeli della parrocchia di San Giovanni Battista Piamarta a Cecchina in provincia di Roma, accompagnati da padre Mario Enrico Farinella, hanno visitato la Sindone.
Sempre in mattinata oltre duecento pellegrini appartenenti all’associazione Maria Porta del Cielo, onlus torinese che ha soci in numerose città italiane tra le quali anche Roma e Lodi, si sono uniti ai pellegrini in visita alla Sindone guidati dal presidente Eugenio Ricaldone.
Nel pomeriggio hanno visitato la Sindone 110 pellegrini filippini, ecuadoregni e peruviani di Piacenza guidati da padre Giovanni Meneghetti della comunità dei padri scalabriniani, che sostiene in particolare famiglie immigrate.
In serata cinquanta ortodossi di origine russa e ucraina del Canton Ticino a Nelide guidati da Padre Svjatoslav.
Il Vescovo di Roraima in preghiera alla Sindone
È giunto la sera di sabato 9 maggio a venerare la Sindone il vescovo di Roraima (Brasile) mons. Roque Paloschi, membro del Servizio alla Carità della Commissione «Iustitia et pax» della Conferenza Episcopale Brasiliana. Il vescovo ha successivamente incontrato i componenti del Comitato Roraima Onlus di Torino. Lo Stato di Roraima, in piena Amazzonia, è quello che ha la maggior presenza di Popolazioni Indigene di tutto il Brasile.
A fianco degli Indigeni e degli emarginati urbani e rurali da sempre è schierata con coraggio la Chiesa, «che per questo – ha detto dom Paloschi – spesso è diffamata e perseguitata. I Missionari hanno vissuto e vivono spesso una vera vita di martirio, soprattutto nel mondo indigeno, che impone condizioni di vita durissime, a causa delle distanze, dell’assenza di comunicazioni, della difficoltà di accesso a cure sanitarie. La testimonianza di Amore più grande della Sindone ci incoraggia a proseguire il cammino».
Mons. Paloschi all’uscita dal Duomo ha affermato: «Siamo dei seminatori. È la grazia di Dio che fa germinare. Secondo le indicazioni di Papa Francesco dobbiamo però essere sempre una Chiesa in uscita, una Chiesa in uno stato permanente di missione, che sappia dialogare con il mondo, che sia Serva, che non abbia paura di sporcarsi le mani, una Chiesa Samaritana».
Turin for Young: oltre diecimila giovani accolti negli oratori dall’inizio dell’Ostensione
Circa 1.800 giovani di cui 1.200 di Azione Cattolica sabato 9 e domenica 10 maggio sono giunti da tutta Italia accolti negli oratori torinesi e all’Arsenale della Pace del Sermig attraverso il progetto della Pastorale giovanile diocesana e salesiana «Turin for Young 2015». Al centro del pellegrinaggio la visita alla Sindone e ai luoghi di don Bosco. Sabato 9 maggio presso l’area Vitali del Parco Dora di fronte al Santo Volto i gruppi del pellegrinaggio nazionale di Azione Cattolica si sono ritrovati per una serata di festa con il concerto dell’Acr Band e un momento di preghiera con l’icona dell’Amore più grande.
Nel terzo week-end di Ostensione «Turin for Young» ha accolto in totale oltre diecimila giovani.
Visite attese lunedì 11 maggio
Lunedì 11 maggio in visita alla Sindone: alle 13 un gruppo di 120 persone della diocesi cristiano-copto-ortodossa di Milano; alle 13.30 il Vescovo copto ortodosso egiziano Pacomio.
Alle 19 si recheranno in visita alla Sindone alcuni imprenditori e dirigenti d’imprese italiane dell’associazione Imprenditori Dirigenti Europei (Ide).
Sempre alle 19 Donato Firrao, docente di Tecnologia dei materiali metallici presso il Politecnico di Torino, con 75 studenti.
Inoltre alle 21.30 in Cattedrale la Fraternità del movimento Comunione e Liberazione della diocesi di Torino si ritrova per la celebrazione di una Messa davanti alla Sindone. «Davanti alla Sindone – sottolinea la Fraternità di Cl – porteremo con noi la “carezza della misericordia” che abbiamo ricevuto il 7 marzo scorso in piazza San Pietro incontrando, con altri 80mila, Papa Francesco, nel ricordo dei dieci anni dalla morte di don Luigi Giussani. Ma anche identificando nelle ferite dell’Uomo della Sindone quelle del popolo cristiano oggi più perseguitato».
Museo Diocesano di Torino: oltre 12 mila pellegrini verso la bellezza
Dall’inizio dell’Ostensione a domenica 10 maggio oltre 12 mila persone hanno visitato il Museo Diocesano di Torino, nella cripta della Cattedrale, dove fino al 30 giugno è esposto il dipinto del Beato Angelico «Compianto sul Cristo morto» (1436), conservato abitualmente presso il Museo di San Marco a Firenze. È inoltre allestita fino al 30 settembre la mostra «Umberto Mastroianni, tra coscienza civile e spirito del sacro».
Si registra una media giornaliera di circa 500 visite che raddoppiano nei giorni di massima affluenza con oltre mille ingressi al giorno.
Tra i visitatori che scelgono di collegare il pellegrinaggio alla Sindone con la visita al dipinto del Beato Angelico e al museo numerosi stranieri, in particolare francesi, inglesi, tedeschi, polacchi, messicani, sudamericani.
La visita al Museo è anche interattiva grazie ad una App per smartphone e tablet, che aiuta i visitatori ad «entrare dentro il quadro» del Beato Angelico. Tra i contenuti a disposizione un’audioguida del curatore della mostra mons. Thimothy Verdon, la vita e l’opera dell’autore e una sezione speciale che esplora il «Compianto», le singole figure e la tecnica pittorica. Il progetto dell’applicazione è a cura di Heritage S.r.l. La presentazione dell’App è disponibile al seguente link: http://www.heritage-srl.it/beatoangelico/
Per il pubblico sono inoltre disponibili guide in italiano, inglese, francese, sia all’ingresso del museo, sia lungo il percorso espositivo, che illustrano le opere esibite.
Oltre alle mostre del Beato Angelico e di Mastroianni all’interno della struttura museale sono esposte opere d’arte sulla storia della Diocesi, fino all’arte contemporanea, come pitture, sculture, tessili e oreficeria.
I visitatori possono inoltre salire sulla Torre campanaria, a 40 metri di altezza, realizzata nel 1470 e sopraelevata dall’architetto Filippo Juvarra (1720).
Il Museo durante l’Ostensione è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18.30, il costo del biglietto è di 4 euro, per la salita alla Torre Campanaria 2 euro.
Eventi culturali
Fa tappa alla Piccola Casa del Cottolengo, lunedì 11 maggio alle 21, il concerto-reading “SinGdone” proposto da Lorenzo Cuffini, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale della cultura della diocesi di Torino. Dopo il Ferrante Aporti e l’Auditorium del Santo Volto (dove venerdì 8 maggio erano presenti oltre 500 persone), lo spettacolo sarà in programma il 25 maggio alla casa circondariale Lorusso e Cutugno e il 15 giugno all’ospedale Fatebenefratelli.
«È proprio a partire dalle diverse situazioni di sofferenza in cui si trova l’uomo – commenta Lorenzo Cuffini, animatore del concerto – che si svolge il programma di musiche e letture, sullo sfondo della grande immagine a tutto schermo del volto della Sindone, l’immagine che riassume in sé tutte le sofferenze».
Lo spettacolo prevede la performance live di un gruppo musicale (il Marco Nieloud quartet di Torino) e di una voce recitante, che alternano canzoni ispirate ai vari tipi di sofferenza ed emarginazione (povertà, guerra, dipendenze, fame, malattie, ingiustizie…) con la lettura di brani su sofferenza e speranza. Un unico messaggio emerge dall’insieme: la Sindone, cioè la sofferenza di Cristo, è vicina ad ogni sofferenza dell’uomo. La Sindone non abbandona chi soffre, anzi, è vicina ad ogni situazione di solitudine, violenza, malattia.