Sono 5 mila, a Torino, gli emigrati dalle Filippine. Praticamente tutti hanno voluto venire a contemplare la Sindone. E altre migliaia si sono aggiunti da tutta Italia, Europa e anche da fuori: oltre un centinaio nella giornata di domenica 7 giugno. In mattinata ha sostato davanti al Telo anche Hele Sayo, viceconsole della Repubblica delle Filippine a Milano.
Don Giovanni Benna, salesiano e cappellano della comunità torinese, fondatore del centro filippino di San Giovannino, ha guidato i gruppi. «Ho vissuto nelle Filippine per 40 anni – spiega il missionario – sono stato per 5 anni nelle baraccopoli di Tondo, al porto di Manila e poi 25 a Khalamba City, 50 chilometri a sud di Manila, nelle campagne tra i piantatori di canna da zucchero. Anni di estrema povertà, ma anche di gioia, a contatto con famiglie semplici, che sanno accogliere e amare». Don Benna consce la lingua dei filippini, il tagalog. «E questo è un fattore che cementa la nostra amicizia».
A Torino, presso la chiesa di san Giovanni Evangelista, in corso Vittorio, i filippini ricreano l’atmosfera del loro Paese. «Ci si incontra e si prega insieme. Ogni domenica si celebra a mezzogiorno una Messa che dura un’ora e mezza e a cui partecipano 600 persone. Ma si frequenta anche il centro per fare amicizia e aiutarsi, per trovare un lavoro». I filippini trapiantanti a Torino come in altre città italiane e d’Europa, sono apprezzati come baby-sitter, badanti o domestici.
Di profonda fede cattolica, i filippini vivono il lavoro, l’amicizia e gli affetti come un dono di Dio. «Il loro punto di forza è l’amore che sanno infondere in ogni loro gesto. Un amore che contagia». La video-intervista a don Benna a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=ah2AWPbrMSM
In visita domenica 7 giugno
L’ammiraglio Mark Ferguson, a capo del Comando Interforze Alleato della Nato di stanza a Lago Patria (Napoli). In giornata è passato anche il questore di Piacenza Salvatore Arena.
I gruppi:
– 750 scout provenienti da Biella
– 85 fedeli della parrocchia S. Maria di Lourdes di Milano accompagnati da un gruppo di suore carmelitane.
– oltre 900 pellegrini della diocesi copta ortodossa di Milano
– centinaia i visitatori da Germania, Spagna, Ucraina, Polonia, Bielorussia, Usa, Messico e India.
Mons. Migliore in visita alla Sindone
La sera di sabato 6 giugno in visita alla Sindone mons. Celestino Migliore, nunzio apostolico in Polonia. Mons. Migliore, che conserva il titolo vescovile di Canosa, ha accompagnato un gruppo di 200 pellegrini dell’associazione «Il Ponte dei Canosini a Torino» nella festa della comunità pugliese; prima della visita ha celebrato la Messa nella basilica di Maria Ausiliatrice. «Davanti alla Sindone – ha affermato all’uscita del Duomo – riconosciamo che oltre le ferite e le piaghe del corpo martoriato dell’uomo dei dolori c’è la luce della Risurrezione. La Sindone è la testimonianza più grande che l’amore può vincere quelle ferite e sofferenze; un Amore che salva».
L’associazione ha, inoltre, conferito il premio di «Canosino dell’anno» a Serafino Vassalli, già vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Torino, che prese parte alle operazioni di salvataggio della Sindone nell’incendio che divampò tra la Cappella del Guarini e Palazzo Reale nella notte tra l’11 e il 12 aprile 1997.
Le visite di lunedì 8
Lunedì 8 giugno alle 10 si recherà in visita alla Sindone Vele Samak, ministro degli Investimenti esteri della Repubblica di Macedonia.
Messa in Cattedrale per la Diocesi di Ivrea
Lunedì 8 giugno, a partire dalle 21.30, davanti alla Sindone, nella Cattedrale di Torino, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea, presiederà la celebrazione eucaristica per la sua diocesi. Concelebrano 5 sacerdoti e si prevedono 300 partecipanti. Mons. Cerrato è anche docente di Patrologia, consulente ecclesiastico dell’Unione cattolica insegnanti medi e assistente ecclesiastico dell’Associazione maestri cattolici.
Chicco Cotto: il ristoro dei pellegrini lungo il percorso, dove l’impresa incontra il sociale
Dalle parole di don Andrea Bonsignori, rettore delle Scuole Paritarie Cottolengo, si percepisce la soddisfazione di chi ha creduto nel progetto Chicco Cotto, impresa sociale nata due anni fa dalla collaborazione tra la Piccola Casa della Divina Provvidenza e la Lavazza. Il punto di ristoro lungo il percorso dell’Ostensione è costituito da distributori di bevande e snack, gestiti da ragazzi abili e disabili, affiancati dai loro educatori. «Le macchinette, collocate anche in altri punti della città, sono utili sia per dare visibilità e fornire formazione professionale ai ragazzi abili e disabili, sia come importante momento di condivisione per loro – ha spiegato don Andrea Bonsignori – L’obiettivo di Chicco Cotto, infatti, è quello di garantire una buona qualità del lavoro e dei prodotti, rendendo più autonomi i giovani coinvolti, e l’esperienza alla Sindone ha valorizzato ancora di più il nostro impegno».
La scuola del Cottolengo prevede anche altre attività per aiutare gli studenti con sindrome di autismo a inserirsi nel mondo del lavoro: tra queste i progetti «imbiancotto» e «meccanicotto» che insegnano rispettivamente il mestiere di imbianchino e quello di meccanico.
Eventi Culturali
– «Costruiamo insieme il Terra Sancta Museum a Gerusalemme». Fino al 24 giugno, quattro piccoli oggetti di terracotta nelle vetrinette del Museo della Sindone e del Museo di Arte Orientale. Poi torneranno a Gerusalemme, da dove arrivano e dove faranno parte del museo che la Custodia di Terra Santa intende realizzare nel cuore della Città Vecchia. L’iniziativa è promossa dalla Custodia di Terra Santa e dalla Associazione ong Pro Terra Sancta, con il sostegno del Consolato d’Italia e del Comune di Torino.
-Al Centro Congressi della Chiesa del Santo Volto di Torino (via Nole, angolo via Borgaro) è allestita la mostra di arte contemporanea «Holy Mistery», con oltre 40 opere d’arte di artisti internazionali, emergenti ed affermati, nate da una riflessione sull’arte contemporanea, il sacro ed il mistero.
-Presso la Galleria d’arte La Conchiglia (via Zumaglia 13bis, Torino) è visitabile la mostra di pittura «Via della Croce e della Resurrezione», dedicata al pittore Michele Mingoia, nato a Torino nel 1938 e deceduto nel 2010.