Parte la sottoscrizione per il Museo torinese che racconterà Pier Giorgio

Dal 1° dicembre 2024 al 1° febbraio 2025 al via la campagna di crowfunding

Già prima dell’annuncio della canonizzazione, lo speciale Anno dedicato a Pier Giorgio Frassati in preparazione alla celebrazione del centenario della morte (4 luglio 2025) stava generando numerose iniziative. Qui presentiamo quella voluta dall’Arcivescovo Repole «per approfondire la conoscenza e la venerazione dell’uomo delle otto beatitudini, come venne definito con un’immagine molto bella da Papa Giovanni Paolo II». Si tratta di uno Spazio espositivo permanente che la Diocesi realizzerà a Torino nei locali dell’ex canonica della chiesa di Santa Maria di Piazza (via Santa Maria 4): sarà una sorta di museo dedicato alla vita e alla spiritualità di Frassati.

Il progetto è impegnativo, anche economicamente: chiederà sostegno ai torinesi attraverso una campagna di «crowdfunding» (raccolta fondi) che debutta sui social «Frassati 100» domenica 1° dicembre 2024 con l’inizio dell’Avvento e proseguirà sino al 1° febbraio 2025. Nei prossimi numeri del settimanale diocesano (e sul sito diocesano nella pagina del Comitato per il centenario di Frassati) saranno precisate tutte le informazioni per partecipare. «Vivere l’Avvento con Pier Giorgio» permetterà nel frattempo di avvicinare il pensiero e la sensibilità del beato Frassati attraverso le sue lettere e le fotografie.

L’allestimento dello Spazio espositivo a Santa Maria di Piazza intende valorizzare una chiesa retta per oltre un secolo dai padri Sacramentini (hanno da poco lasciato Torino), nella quale Frassati si recava spesso per l’adorazione eucaristica. Il polo frassatiano si collocherà nel percorso proposto dai «Frassatour» per far conoscere i luoghi legati al giovane Beato, un itinerario spirituale e culturale già molto apprezzato da tanti. La Diocesi di Torino ha lanciato l’ambizioso progetto di Santa Maria di Piazza scommettendo sulla sua ricaduta positiva nel tessuto sociale e culturale della città, obiettivo per il quale spera di coinvolgere altri compagni di viaggio, che sostengano e valorizzino l’iniziativa.

L’incarico di progettazione e realizzazione è stato affidato alla società di comunicazione Mediacor, nota per le sue installazioni museali per il mondo ecclesiale, per esempio il Polo Culturale «Cultures And Mission» dei Missionari della Consolata a Torino, il percorso «Antonius» dei Frati Minori Conventuali a Padova o il riallestimento del Museo Don Bosco a Chieri.

Il progetto museale prevede di proporre ai visitatori una sorta di viaggio nella vita di Frassati, grazie anche a installazioni multimediali. Nella prima sala troveranno posto le coordinate biografiche e i contorni della vita del Beato con i suoi grandi temi: amicizia, preghiera, solidarietà, montagna, studio, politica… Il percorso proseguirà nei luoghi simbolo di Pier Giorgio: Torino e le sue periferie, le città europee che Frassati aveva visitato, la campagna nell’amata Pollone e soprattutto la montagna, il luogo nel quale Pier Giorgio visse la dimensione dell’amicizia e consolidò le sue capacità sportive. La montagna è il luogo che simboleggia meglio di tutti la ricerca di Frassati «verso l’alto».

Proiezioni immersive compariranno ai lati del percorso espositivo, accompagnando in una sala attrezzata per la visualizzazione di brevi clip sui temi centrali nella vita del Beato. Sarà possibile visionare tutti i video, oppure scegliere quelli di interesse. Il percorso si concluderà in una ulteriore sala immersiva con proiezioni e voci. La contiguità tra la canonica e la chiesa di Santa Maria di Piazza permetterà ai visitatori singoli e ai gruppi di concludere con un momento di preghiera.

La ristrutturazione del complesso di via Santa Maria coinvolgerà anche la Cappella dei Minusieri, che si sviluppa accanto alla chiesa e che potrà essere dedicata a mostre temporanee o a iniziative di associazioni e gruppi giovanili. Si vuole offrire un luogo interessante per i pellegrini (che nei luoghi di Frassati sono già molto numerosi, ma che si ritiene aumenteranno per il centenario e per l’annunciata canonizzazione), ma anche un ambiente stimolante per i giovani, che possono trovare nel Frassati un esempio positivo, profondo, impegnato, vicino alla loro sensibilità e alle loro preoccupazioni. Una chiave del progetto è il coinvolgimento «dal basso» delle associazioni, delle comunità religiose e delle singole persone legate alla spiritualità di Pier Giorgio Frassati: chi sta cercando modalità di impegno attorno alla figura del Beato può connettersi al progetto di Santa Maria di Piazza. Realtà dell’area torinese, ma anche del resto d’Italia.

Il Coordinamento del Comitato per il Centenario su «La Voce E il Tempo» del 24 novembre 2024

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