Un prolungamento ideale della Visita pastorale di mons. Cesare Nosiglia, perché i segni dellincontro con Moncalieri comincino a portare frutto da subito. È questo lintento della nuova iniziativa che intende organizzare lUnità pastorale 56 Moncalieri, e che vedrà la luce a breve. Con un obiettivo preciso: interrogarsi e interrogare personalità del territorio su cosa significhi edificare la Città, quella con la «C» maiuscola, fatta anzitutto di persone e di relazioni. Ma anche di problemi epocali come la latitanza di opportunità lavorative, la sovrabbondanza di progetti che non si sono concretizzati, laffermarsi di legami sempre più fragili e mutevoli in un clima di incertezza sociale e individuale.
Tutti aspetti che «costituiscono la fondamentale minaccia contro la solida costruzione della Città», avvertono i parroci di Moncalieri nel tradizionale messaggio rivolto allintera comunità locale in occasione della festa del beato Bernardo. Il documento condiviso, pubblicato integralmente su La Voce del Popolo del 6 luglio scorso, costituisce un altro riferimento importante per la proposta dei preti di Moncalieri, ancora nel segno della continuità: questa volta con lavvertimento più volte lanciato negli ultimi anni dai sacerdoti «per riscoprire il senso di quello che siamo e facciamo, consci che la mentalità contemporanea alquanto superficiale ci proietta verso i consumi compulsivi, i facili guadagni, lindifferenza nei rapporti», in un contesto in cui «sempre più frequentemente (
) spadroneggia la rassegnazione, che è assenza di speranza». Ora è il tempo di agire. Per questo verrà chiesto ad alcuni residenti «speciali», protagonisti nei più svariati settori della cultura e delleconomia italiana, su quali basi pensano che dovrebbe essere costruita la loro Città.
Personalità del calibro di Giorgetto Giugiaro, del professore Gianni Zandano e della scrittrice Sara DAmario. Sono solo esempi. Il programma dettagliato non è stato ancora reso noto. La direzione, però, è segnata. Ciascuna delle personalità contattate sarà invitata a riflettere sulla lettera dei parroci e a esprimersi secondo la propria personale sensibilità ed esperienza sulla Città da edificare. Non quella ideale, ma quella del nostro quotidiano. Le loro testimonianze verranno quindi portate in una serata pubblica, come prima pietra su cui costruire la discussione e il dialogo con la Città. Spiega in proposito il moderatore dellUnità pastorale e parroco della Collegiata don Paolo Comba: «Come ebbe a dire a pochi giorni dalla sua elezione il presidente cecoslovacco Vàclav Havel, Avere coscienza di sé non significa essere superbi. Al contrario: solo un uomo o un popolo cosciente di sé è in grado di ascoltare la voce degli altri, di accoglierli alla pari, di perdonare ai nemici e di pentirsi delle proprie colpe».
Prosegue, riprendendo alcuni pensieri della Messa concelebrata per il beato Bernardo: «Dobbiamo chiedere la protezione da due mali fatali: la perdita dellumano e lo scetticismo. La Caritas in veritate indica la via: promuovere non solo diritti e doveri, ma ancor più e ancor prima le relazioni di gratuità, di misericordia e di comunione. Di fronte a questi pericoli è necessaria una concezione di politica intesa come servizio al bene comune ». Il Comune del Proclama si appresta a rinnovare sindaco e Consiglio comunale, con il prossimo appuntamento elettorale, che si terrà nel 2015. «Liniziativa potrebbe essere unoccasione per interrogarci insieme su cosa mettere al centro dellagire, anche amministrativo, tralasciando bandiere e programmi. Invitando i politici ad ascoltare. E magari, in unulteriore serata, non a promettere soluzioni ma semplicemente a esprimersi in concreto sui mali che affliggono il nostro tempo e sulle possibili vie duscita», dice don Comba. Che conclude citando ancora Havel: «Impariamo gli uni dagli altri che la politica non può essere solo larte del possibile, ossia della speculazione, degli accordi segreti e dei raggiri utilitaristici, ma deve essere larte dellimpossibile, cioè larte di rendere migliori se stessi e il mondo».
L.M.
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 14 settembre 2014