Resoconto della riunione invernale della Conferenza episcopale piemontese

Nella sessione del 14 gennaio 2025 nomina di don Ghiazza come assistente regionale AC adulti e allerta sul signor Minutella

I Vescovi della Conferenza episcopale piemontese si sono riuniti in assemblea ordinaria a Villa Lascaris di Pianezza il 14 gennaio 2025. Nel comunicato finale, diffuso dalla segreteria CEP, si legge che i Vescovi:

  • Hanno iniziato a riflettere sulle indicazioni da dare alle Cancellerie delle Curie in merito alle richieste di certificazioni che pervengono agli Archivi diocesani.
  • Hanno nominato don Marco Ghiazza, del Clero dell’Arcidiocesi di Torino, assistente regionale del Settore Adulti dell’Azione Cattolica per un quinquennio.
  • Hanno condiviso le iniziative delle varie Diocesi in questa fase finale del cammino sinodale italiano.
  • Hanno preso una chiara posizione in merito alla presenza e all’attività del signor Alessandro Maria Minutella in Piemonte, come da nota qui di seguito riportata.

DICHIARAZIONE

Preso atto che il signor Alessandro Maria Minutella e fra Celestino della Croce (don Pietro Follador) nelle scorse settimane hanno inaugurato e “benedetto” un centro denominato «Casa Betania» in Savigliano, e che hanno svolto e svolgono celebrazioni e attività di predicazione anche in altri luoghi nelle nostre diocesi, ci preme ricordare che il predetto signor Minutella è stato scomunicato nel 2018 e dimesso dallo stato clericale nel gennaio 2022, e che dal marzo 2023 fra Celestino (don Follador) è stato sospeso dal suo Vescovo.

Pur ritenendosi il “piccolo resto cattolico”, né il signor Minutella, né i sacerdoti o i consacrati e le consacrate che con lui agiscono, sono in comunione con la Chiesa cattolica, con il Papa e i Vescovi: di conseguenza, non sono autorizzati a presiedere o animare celebrazioni dei sacramenti o altre funzioni liturgiche, così come non è loro permesso di tenere predicazioni o incontri di catechesi. Inoltre, quelli tra loro che sono sacerdoti non possono assolvere validamente dai peccati nel caso in cui fossero stati privati della debita facoltà, eccetto il caso di pericolo di morte.

Ci auguriamo che, non solo i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e le consacrate, ma anche tutti i fedeli e le fedeli delle nostre Diocesi possano essere consapevoli del pericolo che corrono seguendo insegnamenti che non hanno fondamento, e soprattutto aderendo e partecipando a queste e simili manifestazioni e celebrazioni che feriscono la comunione ecclesiale.

Pianezza, 14 gennaio 2025

I Vescovi della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta

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