Riprese e foto: ecco le norme

I criteri per cine e foto operatori in base alla normativa canonica

Lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione sociale e le numerose richieste di cineoperatori e fotografi inducono a stabilire adeguati criteri per le riprese audiovisive negli edifici di culto e di pertinenza ecclesiastica. Al fine di evitare usi impropri, considerata la normativa canonica e le esperienze in diocesi di Torino e in altre diocesi, si stabilisce quanto segue per gli Enti ecclesiastici appartenenti all’Arcidiocesi di Torino:
 
1. negli edifici di culto e relativo sagrato sono ammesse le richieste per riprese audiovisive oltre che per le celebrazioni liturgiche, per produzioni riguardanti vite di santi e documentari storico-artistici, previa autorizzazione del competente ufficio diocesano per l’arte e i beni culturali; non sono ammesse le richieste per riprese audiovisive per fiction e celebrazioni liturgiche fittizie;
 
2. negli edifici non adibiti al culto di pertinenza ecclesiastica (chiese dimesse a uso profano, canonica, oratorio, teatro, scuole, case di spiritualità, centri culturali) sono ammesse le richieste per riprese audiovisive compatibili con il decoro artistico e la destinazione ecclesiale del luogo, previa autorizzazione del competente ufficio diocesano per l’arte e i beni culturali; non sono ammesse le richieste per riprese audiovisive per celebrazioni liturgiche fittizie.
 
Le presenti disposizioni sono state approvate dall’Arcivescovo, sentito il parere dei competenti uffici diocesani e del Consiglio episcopale. Si invitano i Parroci, i Rettori di chiese, i Responsabili di Enti religiosi a salvaguardare il significato autentico dei luoghi di pertinenza ecclesiastica e di garantire «nel luogo sacro solo quanto serve all’esercizio e alla promozione del culto, della pietà e della religione, evitando tutto ciò che sia alieno alla santità del luogo» (CJC can. 1210).
 
Torino, 9 novembre 2012
mons. Valter DANNA
Vicario Generale
 
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