Un cuore che batte nel silenzio, luogo di preghiera, perdono e riconciliazione. Si tratta del Santuario di San Pancrazio di Pianezza, punto di riferimento per l’intera Unità pastorale 38, sempre molto frequentato dai fedeli e da persone in ricerca. Dal 1886 il santuario è retto dai fratelli della congregazione dei Passionisti. La devozione a San Pancrazio nella zona è molto antica, risale al 1450 quando in seguito ad un fatto miracoloso per intercessione di San Pancrazio fu eretto il primo pilone, fu poi costruito il santuario retto dai padri agostiniani fino al 1801, quindi curato dalla diocesi, e dal 1886 affidato ai padri Passionisti che da allora prestano il loro servizio.
La comunità è oggi formata da 13 fratelli, fra cui una parte anziani e ammalati. L’aspetto attuale del santuario risale alla ristrutturazione avvenuta nel 1958. «Il sacramento del perdono è al centro del nostro ministero – sottolinea il vice rettore padre Claudio Rapizza – ogni giorno sono numerose le persone che salgono al santuario per confessarsi; sono sempre presenti sacerdoti per accogliere e soprattutto per ascoltare le sofferenze che ognuno porta dentro di sé. Le persone che vengono qui – evidenzia – vogliono fermarsi nel silenzio per ripartire dal perdono, dall’amore di Dio, e riprendere il cammino con al centro il Vangelo». «Il messaggio del santuario – prosegue padre Rapizza – è rivolto soprattutto ai giovani per i quali preghiamo quotidianamente; san Pancrazio, vissuto alla fine del III secolo, era un adolescente che decise di scommettere la propria vita sul Vangelo fino al martirio. Molti giovani in difficoltà vengono qui per iniziare un cammino di conversione, per cambiare la propria vita rendendola ‘viva’». Al centro della vita del santuario c’è la festa del 12 maggio, memoria del miracolo del 1450, con la novena e la Messa alle tre di notte molto partecipata.
Sempre nel mese di maggio si celebra la festa dei malati, con la celebrazione della Messa per anziani e ammalati della zona. La seconda domenica di settembre si celebra, inoltre, la Festa della Madonna della Cintura, venerata da Santa Monica e Sant’Agostino, in memoria dei padri agostiniani che ressero il santuario per 350 anni. La comunità dei padri Passionisti presta, inoltre, servizio presso la parrocchia Santi Pietro e Paolo di Pianezza e, dall’inizio dell’anno, anche presso la parrocchia di Brione.
Stefano DI LULLO
Testo tratto da «La Voce del Popolo» del 9 novembre 2014