La Chiesa universale ha due patroni per le missioni. Uno è Francesco Saverio, tra i fondatori, con Ignazio di Loyola, della Compagnia di Gesù. È il primo dei Gesuiti a partire per le missioni, in India e poi in Giappone. Morirà alle porte della Cina, l’impero di tutte le sapienze che era chiuso agli stranieri. L’altra patrona delle missioni è Teresa Martin, la ragazza che non si è mai mossa dal Carmelo di Lisieux (salvo un viaggio in Italia, per chiedere personalmente al Papa di lasciarla entrare nel monastero anche prima di aver compiuto 18 anni).
Il fatto è che Teresa come Francesco Saverio sono infiammati, letteralmente, dal fuoco dell’amore di Dio, il contagio che non riescono a fermare. Ed è insieme che rappresentano il cuore della missione cristiana: l’incontro con ogni persona, vicina e lontana; e, nello stesso momento, la confidenza profonda nel Signore – l’unico che dà senso alla vita, il solo capace di seminare, in giro per il mondo o negli abissi del cuore, la parola della salvezza.
Marco Bonatti