Tutto è pronto presso il santuario di Santa Rita per la novena in onore della «Santa degli impossibili» così invocata perché da secoli si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati. Il santuario torinese, anche vivace e attiva parrocchia, è punto di riferimento per tutto il territorio e per la devozione alla santa per tutta la diocesi e non solo. «Il fiume di pellegrini che giunge dal Piemonte e dall’Italia al santuario per invocare santa Rita che con la sua vita – moglie, madre e monaca – ha vissuto i travagli di tutte le situazioni umane, è ininterrotto tutto l’anno» spiega il rettore, mons. Mauro Rivella.
Certo al santuario, nella prossimità della festa liturgica – che cade lunedì 22 maggio 2023 (Messe alle 6.30, 8, 10, 12, 16, 18, 19.30) e si concluderà con la tradizionale processione per le vie del quartiere presieduta dall’Arcivescovo emerito mons. Cesare Nosiglia – accorrono migliaia di fedeli. «E già in questi giorni vengono accolti dalla statua della santa che abbiamo posto sul sagrato della Chiesa in modo che sia sempre visibile».
Com’è noto, la devozione a santa Rita è collegata al dono di una rosa: quando in fin di vita era costretta a letto ad una parente che la visitò chiese una rosa dall’orto, anche se era pieno inverno. Ma nell’orto la donna trovò una rosa, la portò a Rita che la consegnò alle consorelle. «Con i nostri numerosi volontari abbiamo preparato 50 mila rose perché nessuno rimanga senza fiore. Inoltre la novità di quest’anno è l’illuminazione delle volte del santuario, resa possibile esclusivamente grazie alle offerte di tanti benefattoti e parrocchiani: un anziano fedele, commosso, in questi giorni mi ha detto ‘il santuario non l’abbiamo mai visto così’.
Ecco i miracoli di santa Rita, una devozione che corrisponde alla carità e al soccorso di chi tra di noi è più fragile e bisognoso, come abbiamo vissuto nel periodo pandemico dove la parrocchia si è fatta in quattro per venire incontro alle necessità dei malati delle famiglie più povere».
La novena ogni giorno alle 10 tranne le domeniche (alle 10.30) inizia sabato 13 e termina il 21: si pregherà per gli anziani, per le famiglie, per le persone vedove, per i malati, per i soci della Compagnia Santa Rita, per le madri in attesa e per i bambini: «tutte le ‘categorie’ di persone che chiedono soccorso a santa Rita» prosegue il rettore «Quest’anno, abbiamo aggiunto la preghiera per le comunità etniche (il 20) in segno di accoglienza e dialogo e poi perché sono numerosi gli italiani all’estero devoti della santa. Inoltre nel cuore della festa dal 20 al 22 ci sarà la benedizione delle rose e il pellegrinaggio della statua della santa nei cortili interni del santuario».
Domenica 21, vigilia della festa, la Messa delle 12 è presieduta da mons. Alessandro Giraudo, Vescovo ausiliare di Torino mentre alle 18 l’Eucaristia è presieduta dall’Arcivescovo mons. Roberto Repole (altre Messe alle 7.30, 9, 10.30,16,19.30, 21).
«L’invito a tutti gli abitanti del quartiere», conclude, «è la sera della processione di addobbare con lumini le finestre e i balconi lungo il percorso che si snoderà dal santuario verso via Tripoli, via Baltimora, corso Agnelli, via Filadelfia, corso Orbassano e ritorno in piazza Santa Rita». Nel prossimo settembre, anticipa mons. Rivella, «in segno di ringraziamento, organizzeremo un pellegrinaggio parrocchiale a Cascia».
Informazioni su www.srita.it.
Marina LOMUNNO su «La Voce E il Tempo» del 14 maggio 2023
Qui di seguito il videoplayer dell’intervista di Rete 7 al parroco mons. Mauro Rivella, che illustra le iniziative per la festa 2023: