Nelle festività pasquali – nella Veglia pasquale e nella domenica di Pasqua – 59 catecumeni delle nostra diocesi hanno portato a termine il loro percorso per diventare cristiani e sono entrati nella Chiesa cattolica. Nelle rispettive parrocchie, ciascuno è stato accompagnato per due anni, allenandosi a vivere da cristiano attraverso il confronto con la Parola di Dio; ha imparato a vivere la vita quotidiana nella fedeltà al Vangelo; ha partecipato alla preghiera della comunità; ha acquisito l’abitudine di testimoniare la propria fede negli ambienti di vita. E’ stato per tutti un cammino di conversione, segnato da Riti, revisione di vita e nuove esperienze. I catecumeni sono ragazzi, giovani e adulti, entrati nell’istituzione diocesana ed ecclesiale del catecumenato per diventare cristiani.
Tra di loro, 26 hanno celebrato i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana nella chiesa del Santo Volto con il nostro Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia durante la Veglia pasquale; altri 33 hanno celebrato nella propria parrocchia con il permesso del Vescovo, poiché il Codice di Diritto Canonico riserva il Battesimo degli adulti (dopo i 14 anni) al Vescovo (can. 863). Purtroppo non tutti i preti conoscono queste disposizioni e gestiscono privatamente il percorso, andando incontro a sconfinamenti nell’arbitrario, come è successo di recente con un magrebino, di cui hanno parlato anche le cronache cittadine.
In totale tra i catecumeni troviamo quest’anno 21 italiani, 13 albanesi, 10 nigeriani e altri di varia provenienza: Mongolia, Sri Lanka, Argentina, Repubblica Dominicana, Camerun, Cuba, Costa d’Avorio,, Perù, Russia, Ecuador. Tra essi, 21 uomini e 38 donne. L’età varia dai 20 ai 50 anni con motivazioni di genere diverso: il motivo predominante è l’incontro positivo con la testimonianza di cristiani che hanno saputo accoglierli e coinvolgerli nella gioia della fede in Cristo per una vita piena di senso e di amore.
Con la Celebrazione dei Sacramenti il loro cammino è giunto al culmine, ma non finisce: la mistagogia, che segue la Celebrazione, li condurrà ancora, con l’aiuto dei catechisti accompagnatori e della parrocchia, a prendere coscienza della necessaria fedeltà al Vangelo di Gesù e dell’inserimento attivo nella parrocchia per essere a loro volta testimoni della fede.
L’augurio e il sostegno che la comunità cristiana assicura ai nuovi cristiani passa attraverso la disponibilità a vivere con loro la coerenza nella vita quotidiana. La presenza di nuovi volti nelle parrocchie può garantire una nuova vitalità e partecipazione al servizio dell’evangelizzazione nella nostra Diocesi. Speriamo che ogni parroco e accompagnatore, come Gesù, possa dire: “Padre, io li ho custoditi nel tuo nome e li ho conservati e nessuno di loro è andato perduto” (Gv 17,12).
responsabile del Servizio diocesano per il catecumenato