Passate le festività natalizie sarà il tempo, per comunità e gruppi, di vivere concretamente gli «incontri sinodali», di attuare quella fase di ascolto che caratterizzerà la prima parte del cammino sinodale. Per questo è importante che ci si focalizzi sugli obiettivi di questi incontri, «per non perdere di vista», spiegano i referenti diocesani, «che non si sta rispondendo a un questionario, ma ci si sta interrogando su come camminiamo insieme e come il nostro camminare insieme esprime l’essere popolo di Dio».
Ecco dunque che sono stati definiti 6 obiettivi a partire dal «fare memoria di come lo Spirito ha guidato il cammino della Chiesa»: «si guarda cioè al percorso fatto senza distruggere, ma per mettersi in discussione». Altro obiettivo è quello di «vivere un processo ecclesiale partecipato e inclusivo, che apprezza la varietà di doni e carismi», cogliere cioè che si «sta vivendo un’esperienza», perché dove al centro si pongono i vissuti non si verifica un semplice «sentire gli altri», ma un compartecipare da cui deriva il terzo obiettivo di questa fase che è «sperimentare modi partecipativi di esercitare la responsabilità nell’annuncio del Vangelo». Esercitare una responsabilità porta poi come conseguenza un «esaminare come nella Chiesa vengono vissuti la responsabilità e il potere», un «accreditare la comunità cristiana come soggetto credibile e partner affidabile in percorsi di dialogo sociale», un «rigenerare le relazioni tra i membri delle comunità cristiane come pure tra le comunità e gli altri gruppi sociali».
Anche questi tre obiettivi si devono tenere presente per evitare che gli incontri sinodali non si limitino a incontri tra gruppi ristretti, ma che si allarghino il più possibile e «dal conoscersi possa emergere una nuova vitalità». Un allargarsi che va oltre alla dimensione parrocchiale stessa per richiamare quel protagonismo, quella testimonianza laicale che si è chiamati a vivere sul lavoro, nei luoghi del tempo libero, negli ambienti culturali…
«Le comunità che si mettono in Sinodo », concludono i referenti, «hanno una opportunità preziosa: quella di avviare un confronto che potrà arricchirle e renderle feconde e sempre più testimoni del Vangelo anche in un tempo segnato da cambiamenti e fatiche».
Federica BELLO su «La Voce E il Tempo» del 26 dicembre 2021
- Dopo le festività natalizie alle parrocchie, a gruppi e associazioni, sarà inviato nuovo materiale specifico per condurre «incontri sinodali».