Si è conclusa domenica 31 luglio 2016 la GMG di Cracovia.
Martedì 19 luglio 2016 erano partiti i primi gruppi degli oltre 2.100 giovani pellegrini che dall’Arcidiocesi di Torino -con l’Ufficio di Pastorale Giovanile e con il Movimento Giovanile Salesiano – hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, dal 25 al 31 luglio 2016.
Spiega don Luca Ramello, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile e responsabile della GMG per l’Arcidiocesi di Torino: «Martedì 19 luglio, alle ore 19, in Piazza d’Armi a Torino, saranno 360 i giovani che partiranno per la Polonia, dove vivranno la settimana di gemellaggio nella Diocesi di Sosnowiec, dal 20 al 25 luglio. La seconda partenza è prevista per domenica 24, alla stessa ora e nello stesso luogo, per altri 700 giovani circa che arriveranno direttamente a Cracovia per l’intera settimana della GMG. La terza partenza, giovedì 28, stesso orario e luogo, sarà per i 630 giovani che si uniranno agli altri per vivere il momento più intenso della GMG, il weekend con la Via Crucis, la Veglia e la Messa con Papa Francesco».
L’Arcidiocesi di Torino ha fatto parte di Piemonte 1 – il macro gruppo delle Diocesi di Torino, Asti, Alessandria, Casale e Pinerolo – che hanno condiviso insieme tutta l’esperienza della GMG, con l’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia e gli altri vescovi del Piemonte. E proprio Mons. Nosiglia – che ha raggiunto i “suoi” giovani a Cracovia – ha guidato, mercoledì 27, il pellegrinaggio a piedi delle migliaia di giovani piemontesi verso la Porta a Santa del Santuario della Divina Misericordia.
Don Luca Ramello invece si trovava già in Polonia, dove stava accompagnando la peregrinazione del primo “pellegrino” di Torino, il Beato Pier Giorgio Frassati, partito dalla Cattedrale il 4 luglio u.s. per giungere a Cracovia proprio per la GMG.
«Sotto lo sguardo del Beato Pier Giorgio, queste partenze sono un segno di speranza» – prosegue don Luca Ramello – «Nella complessità della situazione internazionale che stiamo attraversando, questi giovani esprimono innanzitutto il desiderio ‘di partire, di camminare’, di non cedere cioè né alla rassegnazione né alla paura. In secondo luogo sono giovani che annunciano una fraternità possibile: partono ‘insieme’ per unirsi ad altre centinaia di migliaia di giovani, da ogni nazione e cultura, testimoniando un modo di vivere le relazioni alternativo alle chiusure e ai pregiudizi; infine, non dimentichiamolo, sono ‘pellegrini’, ‘callejeros de la fè‘, viandanti della fede, come li chiama Papa Francesco. Sta forse qui la provocazione più forte in questo tempo di tensioni e di stragi: la fede è porta di misericordia, di perdono e di gioia. Non lo ripeterà solo il Papa, lo diranno, lo canteranno, lo grideranno centinaia di migliaia di giovani ai loro coetanei di tutto il mondo!».
Sulla pagina Facebook di upgtorino e sul canale Telegram GMG2016 su potrà seguire in tempo reale l’intera esperienza della GMG dei giovani di Torino e del Piemonte.
Ulteriori info: www.upgtorino.it.
Spiega don Luca Ramello, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile e responsabile della GMG per l’Arcidiocesi di Torino: «Martedì 19 luglio, alle ore 19, in Piazza d’Armi a Torino, saranno 360 i giovani che partiranno per la Polonia, dove vivranno la settimana di gemellaggio nella Diocesi di Sosnowiec, dal 20 al 25 luglio. La seconda partenza è prevista per domenica 24, alla stessa ora e nello stesso luogo, per altri 700 giovani circa che arriveranno direttamente a Cracovia per l’intera settimana della GMG. La terza partenza, giovedì 28, stesso orario e luogo, sarà per i 630 giovani che si uniranno agli altri per vivere il momento più intenso della GMG, il weekend con la Via Crucis, la Veglia e la Messa con Papa Francesco».
L’Arcidiocesi di Torino ha fatto parte di Piemonte 1 – il macro gruppo delle Diocesi di Torino, Asti, Alessandria, Casale e Pinerolo – che hanno condiviso insieme tutta l’esperienza della GMG, con l’Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia e gli altri vescovi del Piemonte. E proprio Mons. Nosiglia – che ha raggiunto i “suoi” giovani a Cracovia – ha guidato, mercoledì 27, il pellegrinaggio a piedi delle migliaia di giovani piemontesi verso la Porta a Santa del Santuario della Divina Misericordia.
Don Luca Ramello invece si trovava già in Polonia, dove stava accompagnando la peregrinazione del primo “pellegrino” di Torino, il Beato Pier Giorgio Frassati, partito dalla Cattedrale il 4 luglio u.s. per giungere a Cracovia proprio per la GMG.
«Sotto lo sguardo del Beato Pier Giorgio, queste partenze sono un segno di speranza» – prosegue don Luca Ramello – «Nella complessità della situazione internazionale che stiamo attraversando, questi giovani esprimono innanzitutto il desiderio ‘di partire, di camminare’, di non cedere cioè né alla rassegnazione né alla paura. In secondo luogo sono giovani che annunciano una fraternità possibile: partono ‘insieme’ per unirsi ad altre centinaia di migliaia di giovani, da ogni nazione e cultura, testimoniando un modo di vivere le relazioni alternativo alle chiusure e ai pregiudizi; infine, non dimentichiamolo, sono ‘pellegrini’, ‘callejeros de la fè‘, viandanti della fede, come li chiama Papa Francesco. Sta forse qui la provocazione più forte in questo tempo di tensioni e di stragi: la fede è porta di misericordia, di perdono e di gioia. Non lo ripeterà solo il Papa, lo diranno, lo canteranno, lo grideranno centinaia di migliaia di giovani ai loro coetanei di tutto il mondo!».
Sulla pagina Facebook di upgtorino e sul canale Telegram GMG2016 su potrà seguire in tempo reale l’intera esperienza della GMG dei giovani di Torino e del Piemonte.
Ulteriori info: www.upgtorino.it.
In allegato il testo dell’omelia del Segretario Generale della Cei, Mons. Nunzio Galantino, che il 24 luglio 2016 ha celebrato la S. Messa a Cracovia per l’apertura della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù a cui prendono parte circa 90.000 ragazzi italiani.
Sempre in allegato il testo dell’omelia che il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Cei, ha pronunciato il 27 luglio durante la S. Messa con i giovani italiani al Santuario della Divina Misericordia di Lagiewniki, Cracovia.
E, ancora, lo speciale di tre pagine pubblicato su “La Voce del Popolo” del 31 luglio 2016.