Nella prima domenica di Quaresima, il 21 febbraio 2021 alle 16 nella chiesa del Santo Volto a Torino, via Val della Torre 11, si è tenuto il Rito dell’Elezione dei catecumeni, presieduto da mons. Nosiglia. La partecipazione era richiesta a tutti i catecumeni, ai loro accompagnatori, ai parroci, ai padrini e madrine. Parcheggio in via Val della Torre o via Nole o via Borgaro.
Qui di seguito la presentazione del loro percorso a cura di Monica Cusino (Servizio diocesano per il Catecumenato), pubblicata su «La Voce E il Tempo» del 21 febbraio 2021:
«Anche quest’anno, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, siamo arrivati al momento di celebrare il Rito dell’Elezione con il nostro Arcivescovo. Per me, ogni giorno in Curia, rappresenta tempo impegnativo, ma stupendo di ascolto e un’occasione di evangelizzazione e di formazione per tutti coloro (catecumeni e accompagnatori) che il Vescovo affida al nostro Servizio diocesano per il Catecumenato.
I nostri 31 catecumeni sono ormai giunti alla soglia dei sacramenti e, come di regola, hanno sostenuto l’ultimo colloquio, quello di discernimento. Dopo averli ascoltati, posso dire che hanno dimostrato di aver veramente intrapreso un percorso di conversione. Ogni colloquio è durato anche più di un’ora e con molti ci siamo promessi di vederci ancora perché il tempo è volato via. Infatti, è meraviglioso come si sia creata un’atmosfera quasi d’intimità con tutti, anche se ci conosciamo poco. Con loro ho sorriso, riso e pianto, scoprendo così che tutti hanno trovato ciò che cercavano o sono stati aiutati a comprendere ciò di cui veramente avevano bisogno.
Molti hanno scoperto il “tesoro nascosto” o la “perla preziosa” della loro esistenza. Chi era in sincera ricerca del vero volto di Dio l’ha finalmente trovato, chi desiderava un senso alle prove della vita ora lo ha scoperto. Tutti sono consapevoli che il cammino è ancora lungo, ma ciò che li accomuna è la certezza che con Gesù la vita può diventare una fiduciosa avventura in cui la solitudine, lo sconforto, la disperazione scompaiono perché sono certi della Sua presenza rassicurante accanto a loro.
Questo mi ha permesso di cogliere la genuinità delle loro storie, lo sforzo di confrontarsi con il Vangelo, l’impegno di molti di uscire dal vuoto della loro vita, ma soprattutto mi ha commosso toccare con mano, grazie ai loro racconti, come il Signore si è nascosto delicatamente nelle pieghe della loro vita e con infinita delicatezza sta chiedendo loro il permesso di prendersene cura. Con i loro accompagnatori, invece, la conoscenza più approfondita è d’obbligo. Ci siamo visti agli incontri di formazione diocesana e in ufficio; mi hanno sempre aggiornata scrivendo mail e telefonando, per cui si è instaurato un bel rapporto umano e di collaborazione.
Durante il periodo di accompagnamento si sono trasformati anche loro, scoprendo aspetti inediti della fede. E dopo circa due anni di cammino, ora, si sentono orgogliosamente “servi inutili”, perché si rendono conto che il Signore li ha chiamati a seminare in terreni già dissodati da Lui. Terreni che ora iniziano a dare frutto, in modi diversi e meravigliosi. Per questo ho potuto constatare che hanno maturato la consapevolezza che questo servizio di evangelizzazione è veramente un’azione nuova, importante e unica tra le attività fondamentali della Chiesa oggi.
Perciò li ringrazio per l’impegno serio dimostrato e ringrazio di cuore i catecumeni per il tempo, la fiducia e la parte di loro stessi che mi hanno donato. Nessuno di noi ha avuto la sensazione di perdere tempo, anzi tutti abbiamo imparato e guadagnato qualcosa! E per tutto ciò ringrazio il Signore!»
(Monica CUSINO da «La Voce E il Tempo» del 21 febbraio 2021)