È tutto pronto per l’appuntamento del 18 giugno 2022, quando la Passione di Sordevolo tornerà in scena (con repliche fino al 25 settembre) dopo le 200 candeline spente nel 2015 e dopo lo stop forzato dell’estate 2020. In questo paese di poco più di 1300 abitanti in provincia di Biella, posto lungo il percorso dei Sacri monti fra Oropa e Graglia, viene così riproposta con il sostegno della Regione Piemonte una rappresentazione della Passione di Cristo unica in Italia e nel mondo e che quest’anno punta al tutto esaurito con 34 rappresentazioni.
Nel 2015 vi hanno assistito circa 31.000 persone provenienti da Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Polonia, USA, Ecuador, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Sudafrica e altri Paesi. La scenogra a, realizzata interamente con i mezzi e le competenze dei sordevolesi, ricostruisce un frammento della Gerusalemme dell’anno 33 dopo Cristo: la reggia di Erode, il Sinedrio, il Pretorio di Pilato, il giardino del Getsemani, il Cenacolo, il monte Calvario. Tutte le 29 scene si svolgono nell’anfiteatro da 4.000 metri quadri e 2.400 posti realizzato appositamente 15 anni fa e nel quale si sono esibiti anche artisti del calibro di Ennio Morricone.
Lo spettacolo della Passione come è conosciuto oggi è incominciato sì 200 anni fa ma le sue origini sono ben più remote. A Roma, tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento, la Compagnia della Confraternita del Gonfalone recitava nel Colosseo un testo della Passione. La prima edizione a stampa è stata pubblicata sempre a Roma nel 1500-1501. Il testo del fiorentino Giuliano Dati è arrivato a Sordevolo grazie al legame degli Ambrosetti, importanti tessitori sordevolesi, con la Curia papale o grazie alla Confraternita di Santa Lucia di Verdobbio, piccola frazione di Sordevolo, che era affiliata alla Confraternita romana. Il manoscritto è stato rinvenuto nell’archivio della Confraternita del Gonfalone e ora è conservato presso l’Archivio Segreto Vaticano.
La zona di Sordevolo è ricca di spiritualità e di cultura. Quello che era il territorio di villeggiatura di Piergiorgio Frassati (originario di Pollone, confinante con Sordevolo), ma anche di Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Benedetto Croce e molti altri protagonisti del secolo scorso vuole tornare, grazie anche alla Passione, al centro dei grandi itinerari turistici nazionali.