Incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde, laboratori, interviste e spettacoli teatrali per raccontare l’agricoltura. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo) tornerà anche a Torino, con una seconda edizione, «Coltivato», il Festival Internazionale dell’Agricoltura, quest’anno dedicato proprio alla problematica della scarsità idrica. Ne verranno esplorate le cause, le conseguenze e i cambiamenti da mettere in atto per una gestione più responsabile e sostenibile di quella che è la risorsa più importante non solo per il settore agricolo ma per il pianeta intero.
La manifestazione, che si terrà da giovedì 20 a domenica 23 marzo 2025, si pone l’obiettivo di indagare il tema sotto diversi punti di vista, prendendo in esame i cambiamenti climatici e la siccità, la gestione innovativa delle risorse idriche, i conflitti per l’accesso all’acqua e la sicurezza alimentare.
Nato da un’idea dello scrittore e ispettore presso il Ministero dell’Agricoltura Antonio Pascale e della fitopatologa Maria Lodovica Gullino, il festival sceglie di parlare, dati alla mano, della «vera» agricoltura dal punto di vista economico ma tenendo in considerazione anche l’innovazione, la scienza, la tecnologia e – parola d’ordine – la sostenibilità. Per restituire una fotografia reale, non contaminata dai fuorvianti scenari bucolici immaginari spesso troppo diffusi.
La sede principale di «Coltivato » sarà il Circolo dei Lettori, mentre la Cavallerizza Reale ospiterà l’inaugurazione, e poi il Palazzo della Radio, il Teatro Gobetti e il Museo della Frutta le anteprime (previste per il 17, 18 e 19 marzo). Tra i protagonisti docenti universitari, divulgatori e imprenditori, ma anche attori, scrittori e avvocati. Piccola chicca: le «interviste impossibili», discussioni improbabili per raccontare le storie di piante, prodotti e microrganismi che contribuiscono a formare il nostro mondo.
L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti, tranne dove diversamente indicato.