“Abitare il cervello”: al Campus Einaudi due giorni di incontri dedicati alle neuroscienze

venerdì 31 Marzo

Torino – Giovedì 30 e venerdì 31 marzo 2017, presso il Campus universitario Luigi Einaudi, in Lungo Dora Siena 100 A – Torino, si tiene una due giorni di incontri e conferenze sulle neuroscienze dal titolo “Abitare il cervello”.
 
Il cervello è la nostra dimora più importante: capire come funziona ci aiuta a prendercene cura. In una casa si studia, si impara, si ricevono persone amiche a volte solo di passaggio, in casa ci si muove, si dorme e si sogna, si cucina e tanto altro. Come ogni buon padrone di casa dobbiamo conoscere i nostri ospiti, accudirli, farli stare bene; come ogni casa anche il cervello può essere “progettato” nell’utilizzo degli spazi e nelle funzioni. Oggi sappiamo, grazie alle ricerche degli ultimi decenni, che il cervello è plastico e può migliorare per tutta la vita.
 
Il Comitato IF promuove, in collaborazione con Università di Torino, Fondazione Carlo Molo onlus, Associazione Sistema Multiproposta, Associazione CentroScienza onlus, due giorni di incontri dedicati alle neuroscienze, viste nella loro capacità di coniugare, più di altre discipline, il pensiero scientifico e il pensiero umanistico, il pensare e il fare, l’emotivo e il cognitivo.
 
Per questo primo ciclo di incontri sono stati selezionati alcuni dei numerosi argomenti di cui il gruppo IF si occupa: la consapevolezza delle proprie capacità motorie, l’evoluzione del cervello dell’uomo, l’arte, l’educazione e la formazione, il cibo.
 
Questo approccio mira alla presentazione di un progetto più esteso che riguarda le Neuroscienze e le Scienze Umane per l’empowerment della persona, che vorrebbe costruire un luogo dove fare scoperte, inventare, creare, innovare e conoscere.
 
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Iscrizioni: https://goo.gl/forms/AdiQXgoM2Lm0l2Uf2
 
Info: Segreteria Daniela Trunfio comitatoif2015@gmail.com, http://www.dcps.unito.it.
 
PROGRAMMA (anche in allegato):
 
Giovedì 30 marzo 2017 – Aula A2
Ore 14.30. “Quanto siamo ancora plastici alla nostra età?”. Intervento di Luca Bonfanti, professore associato di Anatomia, Università di Torino e NICO (Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi).
L’aspettativa di vita dell’individuo si allunga progressivamente, ma quanto i nostri neuroni riescono a seguirci in questo percorso? Come l’ambiente e gli stili di vita possono modificare la struttura del nostro cervello? Oggi sappiamo che le nostre esperienze giovanili, lo stress, l’attività fisica possono cambiare l’organizzazione dei circuiti cerebrali e preparare, nel bene e nel male, il futuro del nostro cervello. L’intervento è mirato a introdurre in modo generale le tematiche legate a sviluppo, evoluzione e plasticità del cervello.
 
Ore 16.30. “Attività Fisica, Consapevolezza e Stili di vita”. Intervento di Alberto Rainoldi, professore ordinario di Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport, Dipartimento Scienze Mediche, Università di Torino.
L’intervento mira a sottolineare l’importanza della consapevolezza del sè fisico e del movimento prima che queste abilità vengano meno a causa della vecchiaia o di una patologia. L’attività fisica strutturata non permette solo il mantenimento di una efficienza “corporea”, ma alimenta anche la plasticità neuronale permettendo al cervello di mantenersi “più giovane”, e di affrontare con un miglior “equipaggiamento” il tempo della vita.
 
Ore 17.00. “Neuroscienze e Educazione. Genesi, Sviluppi, Prospettive”. Intervento di Pier Cesare Rivoltella, professore ordinario di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso l’Università Cattolica di Milano. A cura di Andreina Merlo Pich.
Che cosa hanno da suggerire le neuroscienze cognitive a chi si occupa di didattica? Quali indicazioni forniscono allo studioso e all’insegnante per la comprensione dell’apprendimento e del modo per renderlo più efficace? In una sua più recente ricerca Pier Cesare Rivoltella individua i principali ambiti di indagine della neurodidattica: i processi attraverso cui conosciamo (memoria, emozioni, attenzione, motivazione), il cervello visivo (la funzione dell’immagine per l’apprendimento), i neuroni specchio, il rapporto tra tecnologie della conoscenza e plasticità cerebrale.
 
Ore 19.30-21.00. Sensory Ap – Aperitivo sensoriale
Conversazione con Nicola Perullo (Filosofo, Professore di Estetica all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo) e Lucia Andriolo (Psicologa, Responsabile Regionale SIPNEI). In collaborazione con UNISG di Pollenzo. A cura di Manuela Alessandria.
Il sapore non risiede in un cibo saporito più di quanto il colore non si trova negli oggetti colorati. Come il cervello elabora tutto questo? Oggi sappiamo inoltre che il primo cervello, cranico, influenza il secondo cervello, viscerale, così come al contrario la pancia influenza il benessere mentale. Tutte queste attività avvengono in microcircuiti cerebrali “plastici”, cioè che cambiano in conseguenza della loro stessa attività.
 
Venerdì 31 marzo – Sala Lauree Blu
Ore 14.30. “Dare una forma propri spiriti. Arte neuroscienze e psicanalisi”. Intervento di Ludovica Lumer, neurobiologa e filosofa.
Un’analisi di come il gesto artistico necessiti della creatività dello spettatore. Grazie agli strumenti forniti dalle neuroscienze e dalla psicanalisi, e al dialogo fra di loro, le metafore e i simboli del prodotto artistico soprattutto contemporaneo, rivelano l’impellente necessità di esperire nuovi modi del nostro essere nel mondo.
 
Ore 16.30. “La Bellezza come atteggiamento mentale”. Intervento di Alessandro Bertirotti, antropologo della mente, docente di Psicologia Generale presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Genova. Visiting Professor in Antropologia della Mente presso l’Universitad Externado de Colombia, Bogotà.
Dal significato di “possedere” l’arte nel senso più privato (la collezione, il collezionista), alla necessità di ritrovare e promuovere il senso sociale dell’arte e perciò di tutelare il patrimonio. L’arte come affermazione di appartenenza, e luogo di scambio; strumento per combattere la malsana affermazione, anche violenta, di superiorità sociali e religiose. L’arte e la cultura come custode di positive differenti diversità.

31/03/2017 00:00
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