Nella notte fra venerdì 24 e sabato 25 febbraio 2023 – primo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina – la chiesa torinese della Crocetta (Beata Vergine delle Grazie, corso Einaudi 23) a Torino terrà le porte aperte per una lunga veglia di preghiera a sostegno della pace. «La notte bianca per la pace», spiega il parroco don Francesco Santamaria, «sarà il nostro modo di essere vicini alle popolazioni devastate dal conflitto, ma anche un modo per ricordare l’insegnamento di Cristo: che all’insensatezza diabolica della violenza possiamo tutti rispondere, sempre, con le armi della preghiera e del digiuno».
La veglia si aprirà venerdì 24 alle 21 con un’ora di meditazione guidata dai giovani della parrocchia. Seguirà una notte di adorazione silenziosa, aperta a tutti, fino al mattino successivo: conclusione alle 7 con la Messa. Un cartellone affisso al fondo della chiesa sta registrando in questi giorni l’impegno dei parrocchiani a offrire un’ora di preghiera nelle diverse fasce orarie. C’è l’invito a recarsi in chiesa, ma anche la proposta di pregare da casa, in unione con la comunità.
Già nel 2014 la comunità della Crocetta visse mesi di preghiera intensa per la pace, con il mondo che all’epoca trepidava per il conflitto in Siria e per tanti altri focolai di guerra nel pianeta. Già all’epoca il Papa esortava a pregare, pregare, pregare per la pace. E alla Crocetta si formò una catena di preghiera ininterrotta, giorno e notte, lungo tutta la settimana: oltre 200 persone che si alternavano nell’invocazione della pace.
«Pregare per la pace», osserva mons. Guido Fiandino, coparroco, «è un gesto concreto: riconosciamo il bisogno di Dio, affidiamo a Dio i fratelli che soffrono, apriamo gli occhi sulle nostre responsabilità… Sono questi i primi messaggi che desideriamo dare a noi stessi. Di fronte al disordine del mondo non siamo impotenti, neppure possiamo considerarci estranei, occorre pregare e compiere le scelte che sono in mano nostra».
(da «La Voce e il Tempo» del 19 febbraio 2023)