Di seguito le proposte di inizio giugno 2018 al centro congressi dell’Unione Industriale, in via Fanti 17 a Torino.
– Lunedì 4 giugno, ore 15.00: TU, PAESAGGIO DELL’INFANZIA
Alba Donati presenterà “Tu, paesaggio dell’infanzia. Tutte le poesie 1997-2018” (La Nave di Teseo). L’autrice dialogherà con Chiara Fenoglio. “Tutto comincia, dunque: la tragica contraddizione non è che il pegno sanguinoso della continuità del ‘bene’. Ma Alba Donati va oltre e come un solitario utopista proclama la sua fede e il suo dogma d’un nuovo inizio storico. La storia può ricominciare in un paese di tre o quattro case della Garfagnana – una piccola Nuova Atlantide o un Erewhom dove si parla il dialetto apuano – e opporsi allo stesso fatum della grande storia già scritta, con un colpo di mano e un impeto fiabesco” (dalla post-fazione di Giorgio Ficara)
– Martedì 5 giugno, ore 9.30 (in C.so Unione Sovietica 216): “Storiaindustria.it – Lavoro e imprese tra memoria e futuro”
L’iniziativa è dedicata al progetto Storiaindustria.it, ideato dal prof. Luciano Gallino e oggi ancora attuale e di grande valore culturale, didattico e sociale. Il progetto era stato presentato agli “Appuntamenti del Mercoledì mattina”, con una narrazione su “Quando l’automobile parlava torinese”, con un grande successo di pubblico. La giornata è anche un’occasione per ricordare il prof. Gallino, idealmente a conclusione della Settimana del Lavoro #lavoro_innovazione organizzata dall’ISMEL e a lui dedicata. Accredito gratuito evento
– Martedì 5 giugno, ore 21,00: HOMO PREMIUM. Come la tecnologia ci divide
Massimo Gaggi, giornalista del Corriere della Sera, Marco Gay, presidente Anitec-Assinform, Confindustria e Ferruccio de Bortoli, presidente della Longanesi affronteranno il tema “Homo premium. Come la tecnologia ci divide”. Dopo i robot che sostituiscono i lavoratori manuali, ora l’intelligenza artificiale si diffonde nell’area di quelli intellettuali e dei servizi: analisti, medici, commercialisti, agenti di viaggio, giornalisti, avvocati. Verso una nuova stagione di diseguaglianze: sacche di povertà da disoccupazione o lavori precari sottopagati da un lato, una élite benestante che usa la tecnologia per vivere meglio e più a lungo dall’altro. Soggiogati dal fascino delle infinite possibilità offerte dall’universo digitale, non ci siamo resi conto di quanto iniqua, brutale e concentrata sia la nuova economia nata dalle innovazioni della Silicon Valley. I cervelli del web puntano sull’ultima tecnologia, la “blockchain”, per aprire una stagione democratica di Internet. Se non si interviene presto, però, rischiamo terremoti sociali e politici.
Per ulteriori info: www.centrocongressiunioneindustriale.it