La Delegazione Regionale di Azione Cattolica, tramite il Gruppo dedicato al rapporto tra fede e politica, organizza per sabato 2 dicembre 2023 (ore 14.30-18) presso la sede di corso Matteotti 11 un incontro di spiritualità aperto a tutti, ma indirizzato in particolare a quanti hanno un interesse per i temi politico-Amministrativi e della “cittadinanza attiva”. L’incontro dal titolo «Nel tempo del cambiamento e del conflitto: speranza, pensiero e impegno» si propone di partire dalla riflessione sulla esperienza con la politica di figure di particolare rilievo del mondo cattolico piemontese in momenti di forte cambiamento sociale e politico del nostro Paese.
Come già negli incontri precedenti la Delegazione regionale di Ac si propone, in questo modo, di offrire a quanti intendono vivere con piena consapevolezza questo tempo storico, l’opportunità di condividere in fraternità la ricerca di risposte alle domande che nascono dall’esperienza diretta confrontandosi anche con la Parola di Dio e la riflessione sul Magistero sociale della Chiesa.
Il periodo intorno all’8 dicembre è sempre molto importante per l’Azione Cattolica e le sue associazioni parrocchiali: tutti i suoi aderenti, guidati dall’esempio di Maria Immacolata, sono invitati a rinnovare il proprio «sì» alla chiamata e a vivere in modo proprio la propria vocazione di laici nella Chiesa e cristiani nel mondo, attraverso l’adesione all’Ac. Quest’anno poi il passaggio è ancora più significativo perché la festa dell’adesione è collegata al percorso assembleare che prevede il rinnovo di tutte le cariche di responsabilità a partire dal livello parrocchiale che si sta svolgendo in questi giorni, poi con l’assemblea diocesana l’11 febbraio e quella regionale il 17 marzo 2024. Il cammino si concluderà con l’assemblea nazionale dal 25 al 28 aprile 2024, in cui si vivrà anche un incontro dedicato con Papa Francesco.
Il cammino assembleare non è solo un passaggio formale o burocratico, ma è l’occasione per chiedere ai soci di impegnarsi nella vita dell’associazione, a servizio della comunità ecclesiale e del mondo. Tutte le associazioni parrocchiali in queste settimane sono quindi chiamate ad eleggere i propri responsabili di settore e i presidenti parrocchiali che, come previsto dallo Statuto dell’Azione Cattolica Italiana, saranno poi nominati dall’Arcivescovo, per sottolineare la dedizione dell’associazione alla Chiesa locale. Ogni incarico associativo può essere svolto al massimo per due mandati e viene rinnovato in modo democratico dopo tre anni (l’ultimo triennio è durato quattro anni per via della pandemia).
Il cammino assembleare prevede anche una riflessione comune sul compito dell’associazione in ciascuna Atb (Associazione territoriale di base) in dialogo con il proprio parroco e il consiglio pastorale parrocchiale, partendo dalle indicazioni dell’Arcivescovo per la Chiesa di Torino e da quelle dell’Azione Cattolica Italiana. Il ruolo delle associazioni parrocchiali di Ac può essere significativo in quelle realtà più piccole, dove una presenza di laici formati dedicati alla formazione delle coscienze può rappresentare un’importante occasione di animazione, mentre nelle realtà parrocchiali cittadine e più grandi le associazioni parrocchiali possono sostenere alcuni aspetti della pastorale, in particolare quella dei gruppi formativi.
La guida nazionale dell’Azione Cattolica per il percorso assembleare prevede tre punti di partenza: Parola e discernimento, ascolto e dialogo, missione e generatività, attraverso cui progettare una vita associativa dedicata a quattro temi principali: persone e comunità, comunione e responsabilità e formazione e cultura.