Quaresima, tempo di penitenza ma soprattutto di preparazione al mistero della passione, morte e resurrezione di Cristo. Anche le campane torinesi vogliono suggerire, con la loro voce, la particolarità del periodo di quaranta giorni che condurrà i fedeli a celebrare la solennità della Pasqua nella giornata di domenica 17 aprile. Il mercoledì delle Ceneri, in diversi campanili, il triplice suono dell’Angelus è stato segnalato con il solo campanone a distesa mentre le funzioni con una distesa di campane in tonalità minore oppure con la distesa dei due bronzi maggiori denominata «doppio».
Per la Via Crucis del venerdì, secondo un’antica tradizione locale, è utilizzata la campana maggiore a distesa o, nel caso di con-certi particolarmente grandi, la seconda. I giorni festivi sono caratterizzati dalla distesa completa dei bronzi senza il campanone per l’angelus di mezzogiorno e dal suono a distesa di campane in tonalità minore per le celebrazioni. In alcune chiese si usa proporre co-me secondo richiamo alla Santa Messa carillon di canti quaresimali particolarmente noti tra cui «Attende Domine», «Ti saluto o Croce Santa», «Pietà Signor», «Apri le tue braccia ».
In qualche torre campanaria la «Salve Regina» serale è sostituita con l’antifona mariana tipica del periodo quaresimale «Ave Regina Coelorum» oppure con l’inno «Salve Mater Misericordiae ». Una musicalità più sobria che anche dall’alto delle celle campanarie vuole ricordare il cammino di cambiamento e di penitenza che tutto il popolo cristiano deve attuare nella liturgia e nella vita nell’attesa della gioia pasquale.
Le melodie sono state impostate in accordo con parroci e rettori dai membri del gruppo CampaneTO che in questi mesi, oltre alla cura delle programmazioni dei campanili, stanno continuando la cataloga-zione dei concerti campanari della diocesi.
Marco DI GENNARO da «La Voce E il Tempo» del 13 marzo 2022