Il cineforum riparte e continua nel solco della più consolidata e storica tradizione, per rinnovarla e legarla ancora di più allo spirito del luogo. E con la riconoscenza più grande nel confronto della storia che è stata ed è arrivata fino ad oggi. Ci riferiamo al «Pungolo», la nota rassegna cittadina dell’Esedra, sala della parrocchia torinese di Gesù Nazareno (via Duchessa Jolanda 22), che da quest’anno prosegue, con lo stesso format, lo stesso spirito, la stessa cura di sempre – ripartendo con un nuovo nome, «Cineforum Esedra», per legarsi ancora di più alla sala che, per la gran parte della sua storia, ne ha ospitato le proiezioni.
Dopo la lunga chiusura dell’Esedra, seguita al Covid, vista la bella ripresa dal novembre 2023 delle proiezioni regolari, e del cineforum, con successo, dal gennaio di quest’anno, il nuovo gruppo di lavoro (di cui fa parte uno storico elemento del Pungolo) lega così questo cineforum all’Esedra che ne è «casa» da sempre.
L’organizzazione della rassegna è dell’Associazione Arturo Ambrosio con la collaborazione dell’Acec (Associazione cattolica esercenti cinema) piemontese. Dal 12 novembre 2024 quindi spazio ai film, ogni martedì alle 21.15 e mercoledì alle 17.15 e 21.15. Sono 24 i titoli del cartellone, uno alla settimana, fino alla fine di maggio. Si comincia con «Il dittatore dello stato libero di Bananas», un Woody Allen d’annata (la pellicola è del 1971) per provare un po’ a sorridere (ma anche a riflettere) sulle bizzarrie di molta politica contemporanea.
Poi «Il cielo brucia» (19-20 novembre), intensa storia drammatico sentimentale del sempre sorprendente regista tedesco Christian Petzold; seguono «Palazzina Laf», di Michele Riondino (26-27 novembre), racconto del grumo irrisolto delle acciaierie di Taranto; la poesia sentimentale di «Foglie al vento» del finlandese Aki Kaurismäki (3-4 dicembre); la storia antimilitarista di soldati americani dell’Ottocento, raccontata da Roberto Minervini ne «I dannati» (10-11 dicembre).
Il nuovo anno si apre con «Finalmente l’alba» di Saverio Costanzo (7-8 gennaio), cinema e sogni della Hollywood sul Tevere; e ancora «Tatami» di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi; la singolare e ironica commedia «Non volere volare»; il necessario «La zona d’interesse» (28- 29 gennaio).
E via così, osservando nel programma, si notano, tra le altre, le proiezioni di «Un mondo a parte», con Antonio Albanese e Virginia Raffaele; «Inshallah a boy» di Amjad Al Rasheed (18-19 febbraio); «La moglie del presidente», di Léa Domenach, con Catherine Deneuve (25-26 febbraio). E infine: il nodo inestricabile delle lotte Palestina/Israele al centro di «Shoshana» di Michael Winterbottom (25-26 marzo); ad aprile, un racconto dall’Iran, sotto lo scacco della burocrazia, de «La bambina segreta» di Ali Asgari, «E la festa continua!» di Robert Guédiguian; a maggio «Vermiglio», prodigioso lungometraggio di Maura Delpero, e il brioso «Fly Me to the Moon – Le due facce della luna» di Greg Berlanti, risate ed ironia su quello che sarebbe stato fatto nel caso di fallimento della prima spedizione lunare: false riprese di allunaggio, registi pretenziosi, comparse ed attori di scarso talento.
La tessera della rassegna costa 60 euro (non ci sono biglietti per singole proiezioni), 50 euro per gli under 30 (maggiorenni e nati dal 1994); si acquista presso la cassa dell’Esedra (via Bagetti 30) e nelle librerie Luxemburg, Comunardi, Fontana, Capitan Tomin, Setsubun, Cartoleria Bruno ed enoteca Codici e Calici. Il programma completo del cineforum sul sito www.cinemaesedra.com
Pietro Caccavo su «La Voce E il Tempo» del 10 novembre 2024