Torino – Come ogni anno, a latere della stagione lirica, il Teatro Regio propone una ricca stagione sinfonica con coro e orchestra. Presentati prima della pausa estiva, i Concerti del Regio ancora una volta prevedono la presenza di insigni bacchette ed eccellenti solisti, programmi intriganti per un totale di dodici appuntamenti distribuiti da ottobre a giugno. Ad aprire le danze il 22 ottobre sarà Gianandrea Noseda, direttore musicale del Regio: in programma, accanto al Beethoven del Quarto Concerto (solista Jan Lisiecki), figura la Seconda Sinfonia del torinese Casella, nonché, in prima esecuzione, una nuova opera di Fabio Vacchi (voce recitante Sandro Lombardi).
Gradito ritorno quello di Steinberg in novembre (il 25) per l’Ouverture da Le Roi d’Ys di Lalo, pagina impregnata di esotismo, poi il toccante Gloria per soprano, coro e orchestra di Poulenc e infine la vasta e serena Sinfonia in re minore del tardo romantico César Franck. E sarà ancora Noseda a chiudere la stagione il 12 giugno alla guida della Filarmonica del Teatro Regio con un programma, come già al termine della stagione 15-16, per intero a sorpresa: un divertente gioco intellettuale volto a coinvolgere ancor più gli appassionati, i melomani, gli audiofili di lungo corso, attraendo anche nuovi adepti al fascinoso mondo della classica. Se sul versante sacro è da rilevare l’importante appuntamento del 6 maggio con Michele Mariotti che dirigerà di Schubert la vasta Messa D 950 per soli coro e orchestra, al progetto Mahler fanno riferimento invece concerti del 21 gennaio (affidato alla bacchetta di Luisotti) e del 22 febbraio (sul podio Marco Angius). In programma Prima e Quarta Sinfonia (questa non già col contralto come di norma, ma con la voce bianca di Martina Pelusi, in accostamento a pagine di Azio Corghi nel suo 80° con la voce recitante di Chiara Muti) accanto al raro Blumine ed ai toccanti Canti di un Viandante. Al progetto Strauss si riferisce invece il concerto del 31 maggio (direttore Asher Fisch) e i tre celeberrimi poemi sinfonici, Vita d’eroe, Morte e trasfigurazione e Till Eulenspiegel.
E ancora: la proiezione del film Tempi moderni di Charlie Chaplin le sere del 30 e 31 dicembre con l’esecuzione delle musiche originali dal vivo (direttore lo specialista Timothy Brock); la voce recitante di Gabriele Lavia per Notte trasfigurata di Schönberg e, del medesimo, Un sopravvissuto di Varsavia in abbinamento all’Italiana di Mendelssohn, il 27 gennaio per il Giorno della Memoria; la mendelssohniana Sinfonia n. 5 detta «La Riforma» per la direzione di Yutaka Sado il 6 febbraio, in collaborazione con la Comunità evangelica luterana di Torino in occasione del 500° anniversario della Riforma protestante; il violino di Leonidas Kavakos per il Concerto di Brahms il 25 marzo in abbinamento a Dallapiccola e gli inossidabili Quadri da una esposizione di Musorgskij nella pirotecnica veste orchestrale di Ravel, nonché una sera nell’ambito del Festival Vivaldi: e dunque ancora sul versante sacro (il 21 aprile) con il Magnificat del «Prete Rosso» posto a reagire con il non meno noto e sublime Magnificat di Bach.
Tutti i dettagli sul sito del Regio (www.teatroregio.torino.it) ovvero sul sito della Filarmonica (www.filarmonicatrt.it).
(testo tratto da «La Voce del popolo» del 18 settembre 2016 a cura di Attilio Piovano)