Domenica 22 settembre 2024, alle 17.30 nella Casa del Quartiere di San Salvario a Torino, con l’iniziativa CUBO – Le Culture del Cibo, 19 dipartimenti di UniTo apriranno le porte a cittadini e associazioni. Il progetto, guidato dal Dipartimento di Scienze Veterinarie, si propone come nuovo contenitore in cui ricerca, didattica, terza missione vengono presentati in una veste innovativa e coinvolgente, con l’aiuto e il supporto di enti ed aziende del territorio.
Gli obiettivi del progetto sono molteplici: contribuire alla costruzione di una mappa delle abitudini alimentari della comunità di UniTo e del territorio per evidenziare i bisogni e progettare azioni mirate; aggregare le conoscenze esistenti in Ateneo, rendendole accessibili e fruibili alla comunità di persone, imprese, enti e istituzioni; creare nuove sinergie tra attori che operano su più livelli nel mondo alimentare per accedere a nuove fonti di finanziamento sia nazionali che internazionali; sensibilizzare sui temi dell’educazione alimentare, sulle connessioni tra il consumo di cibo e l’impatto sull’ambiente e sul valore del cibo come elemento di identità culturale nelle arti visive, nello spazio linguistico e nella letteratura.
Con CUBO verranno approfonditi quattro temi fondamentali: Benessere (dell’uomo, degli animali, dell’ambiente, sociale); Sostenibilità (ambientale, sociale, tecnologica, sanitaria, economica); Storia e Cultura (arti visive, linguaggio parlato e scritto, archeologia, storia, letteratura, religioni); Scienze economico-giuridiche (diritto, norme e tutele, numeri e geografia del cibo). Durante le attività del progetto la vera protagonista sarà la cittadinanza, che sarà coinvolta nelle tre fasi che la squadra UniTo ha pensato per diffondere il progetto e che si svolgeranno nei prossimi mesi.
La prima fase, “Racconto”, prevede una serie di eventi in location sparse nella città e nella provincia di Torino, così come nelle province di Cuneo e del Verbano-Cusio-Ossola. Il mondo dell’accademia, accompagnato dalle associazioni del terzo settore, racconterà le ultime ricerche, analizzando gli eventi, le immagini, l’arte, la filosofia e le parole sotto punti di vista inaspettati, portando alla ribalta storie virtuose, per raggiungere un cambiamento condiviso che parta dalla fonte delle informazioni. Gli eventi sono adatti a un pubblico di tutte le età, con un catalogo dedicato alle scuole di ogni grado che vedrà impegnati ragazze e ragazzi a partire dall’anno scolastico 2024/2025.
La seconda fase è quella del “Divertimento”, grazie al format “Ricercatori alla spina”. Si tratta di un’iniziativa di divulgazione multidisciplinare che si svolge in pub, bar, ristoranti, che mette a servizio dei partecipanti un approccio diverso rispetto alla divulgazione scientifica. Gli scienziati e le scienziate diventeranno per una sera speciali camerieri, “servendo” a tavola racconti brevi e curiosità scientifiche. Gli avventori della serata avranno a disposizione due menù, uno “classico” del luogo che ci ospita, l’altro “alternativo” che presenterà le diverse portate scientifiche con un titolo e una breve accattivante descrizione.
Infine, la fase di “Ascolto” che accompagnerà sempre le altre due fasi. Grazie alle attività previste, saranno infatti i cittadini ad esprimere le proprie opinioni, definendo le priorità e individuando i punti critici su cui lavorare. La ricerca si mette a disposizione di tutte e tutti per dar forma a nuove linee e valutare l’impatto delle azioni.