Torino – È allestita dal 21 aprile al 17 settembre 2017, presso il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino (piazza Carlo Alberto 8) la mostra “Dai ‘60s ai ‘60s. Un secolo dopo l’Unità d’Italia, la Pop Art”, curata dal critico d’arte Luca Beatrice e dal direttore del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino Ferruccio Martinotti.
Gli anni Sessanta dell’Ottocento e gli anni Sessanta del Novecento: un cortocircuito di immagini e suggestioni tra l’Italia dell’unificazione e quella del boom economico. Un percorso che si propone, attraverso una selezione di testimonianze artistiche delle due epoche in un allestimento sorprendente e inconsueto, di ingenerare suggestioni di “dialogo” non didascaliche, né didattiche, ma visuali, dove sarà il visitatore a ricercare connessioni per analogia o antitesi che inneschino curiosità emozionali, dalla storia fino all’attualità.
Dai ’60s ai ’60s presenta il decennio ottocentesco attraverso la selezione di due tempere del racconto per immagini di Carlo Bossoli, reporter eccezionale dei fatti d’arme delle località e delle battaglie che fecero da sfondo all’unificazione nazionale e la cui notissima collezione, commissionata da Eugenio di Savoia Carignano e dagli editori londinesi Day & Son, fa parte dell’esposizione permanente del Museo. Larga parte dell’illustrazione è rappresentata poi dalla pittura di storia che, lanciata dal Concorso Ricasoli nel 1859, dilagò negli anni Sessanta dell’Ottocento, divenendo un vero e proprio fenomeno di moda. La pittura di storia, tipica dell’arte risorgimentale italiana, con il proprio fondamentale carattere celebrativo, era allo stesso tempo espressione emblematica di quei pittori–soldati volontari, che parteciparono alle campagne per l’indipendenza, spesso tra le file dei volontari garibaldini, ritraendole poi nei propri quadri. Alle tele di Cesare Bartolena, Michele Cammarano, Raffaele Pontremoli, Angelo Trezzini, fanno così da contrappunto quelle di Massimo d’Azeglio e del militare di carriera Cerruti Bauduc, alternate nell’esposizione, alle grandi fotografie di eventi e volti che segnarono il decennio.
Gli anni ‘60 del Novecento sono per contro rappresentati in mostra da opere dei seguenti artisti contemporanei, provenienti da collezioni pubbliche, private, con un significativo nucleo gentilmente concesso dalle collezioni Intesa Sanpaolo Gallerie d’Italia: Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Renato Mambor, Mimmo Rotella, Giosetta Fioroni, Emilio Tadini, Enrico Baj, Gianfranco Pardi, Gianni Bertini, Roberto Malquori, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Aldo Mondino.
La mostra ha il patrocino della Città di Torino e della Regione Piemonte. È realizzata in collaborazione con Intesa San Paolo, con il contributo della Fondazione CRT e con il sostegno di Aminta Insurance Broker e Axa Art.
Ingresso: biglietto unico mostra + museo 10 euro
Tutte le informazioni sul sito www.museorisorgimentotorino.it, tel. 011.5621147