“Dal vuoto, al volto” è il reportage realizzato dal fotografo Tomás Cajueiro in collaborazione con Vol.To – Centro Servizi per il Volontariato di Torino che sarà in mostra straordinariamente sulle otto vetrine dell’URP, l’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio Regionale del Piemonte, in via Arsenale 14 a Torino dal 27 luglio al 30 settembre 2020.
Il progetto, curato da Giovanna Ricca con la partecipazione del Visual Designer Bruno Consani, è un eccezionale racconto della pandemia attraverso gli occhi di un fotografo che, arrivato da pochissimo nel capoluogo piemontese, ha deciso di legare con un unico “filo narrativo” il vuoto delle strade e il volto dei volontari durante i difficili giorni del lockdown.
Gli scatti realizzati in parte nelle vie dei diversi quartieri della città e in parte all’interno delle associazioni non-profit attive anche in quei giorni difficili sono la forte testimonianza di un momento storico contraddistinto sì dall’isolamento e dal distanziamento sociale, ma anche dalla volontà di una comunità che, mentre affronta una sfida epocale, si riunisce per combattere gli effetti sociali di un’inevitabile crisi economica.
Gerardo Gatto, presidente di Vol.To, ha commentato così la collaborazione del Centro Servizi del Volontariato con il fotografo Tomás Cajueiro: “La fotografia è una forma d’arte con un potere speciale: ha la capacità con una sola immagine di immortalare gli avvenimenti storici e con essi i volti delle persone che ne sono stati protagonisti. Ogni scatto può trasformarsi in una straordinaria e potente storia che svela qualcosa che c’è nel profondo del cuore. C’è tutto questo anche nel bellissimo lavoro di Cajueiro: nei suoi scatti infatti c’è sia il disorientamento di una città e dei suoi cittadini per un evento di portata epocale sia la determinazione di quei volontari che coscienziosamente hanno voluto fare un passo in avanti, verso la prima linea, e tendere una mano a chi più aveva bisogno. C’è infine un grido che attende una risposta”.
Le strade vuote
La prima parte della serie fotografica di Tomás Cajueiro è una testimonianza storica del vuoto delle strade e di una città impaurita mentre affronta una delle più grandi sfide della sua storia recente. Realizzate rispettando tutte le misure di sicurezza imposte nella prima fase dell’emergenza sanitaria, le fotografie trasmettono contemporaneamente sia l’angoscia della città che attende il risveglio sia la speranza dei suoi cittadini per il superamento dell’inaspettata e incerta situazione. Gli scatti di strade senza persone, di interazioni sociali avvenute dalle finestre, di incontri per caso in coda al supermercato o in farmacia raccontano molto bene di una città che in poche settimane è passata dalla normalità alla più grande crisi degli ultimi decenni.
Il volto dei volontari
Sotto il silenzio delle grandi vie e la solitudine dei parchi, la società torinese però si è mossa e ha dimostrato un’enorme forza e resilienza che ben si evidenzia nella seconda parte della serie: i ritratti con e senza la mascherina, in primo piano, dei volontari che combattono la pandemia nei suoi diversi aspetti. Le immagini scattate in diverse associazioni torinesi, in partnership con Vol.To (Centro Servizi per il Volontariato di Torino), vogliono mettere per una volta al centro quei volontari che facendo fronte al rischio sanitario sono stati in prima linea nella lotta contro gli impatti sociali ed economici causati dall’emergenza del coronavirus. Sono proprio quei volontari il volto umano di questa emergenza storica.